2015-07-14 15:22:00

Nel 2016 in Giappone il I campionato mondiale per disabili psichici


La cura del gioco del calcio per disabili mentali

"Il calcio è un modo per recuperare alcuni diritti che vengono negati quando insorge una malattia mentale". "i nostri pazienti, spiega lo psichiatra Santo Rullo, responsabile della comunità terapeutica di Villa Letizia a Roma, già presidente della Società italiana di psichiatria sociale, ospite di 'Non Solo Sport' della Radio Vaticana, sono disabili funzionali, schizofrenici, depressi, persone che appena si ammalano, spesso nella tarda fase adolescenziale e nella prima età adulta, perdono il diritto allo sport. La persona, cioè, per vari motivi, si autoesclude da una realtà che invece può essere di recupero e prevenzione". "Il lavoro che facciamo da 25 anni è quello di prendere le persone che già soffrono di un disturbo psichico, rimettergli pantaloncini e scarpini e portarli in campo, per farli recuperare tutti quegli aspetti emotivi ed emozionali, ma anche tecnici e tattici, del gioco del calcio".

Il calcio libera il corpo che aiuta la mente

"Con il gioco del calcio, continua il dottor Rullo, persone che hanno perso la capacità di agire verbalmente, riscoprono la capacità di agire con il movimento, rimettendo insieme fisico e mente. Aspetto che noi psichiatri, quando prendiamo in cura un paziente, trascuriamo. Questi ragazzi in un campo di calcio riscoprono la capacità di interagire tra loro mettendo insieme mente e corpo". "Il calcio aiuta a rimettere insieme aspetti motori bloccati dalla malattia mentale. E spesso, quando parlo di disturbi mentali, parlo di persone che hanno abilità calcistiche. Parlo di grandi calciatori che soffrono di disturbi mentali come il centrocampista David Beckham, già nazionale inglese, che pubblicamente ha detto di avere un disturbo ossessivo-compulsivo e che il disturbo non gli ha impedito di raggiungere livelli agonistici che noi tutti conosciamo". 

Il I Campionato del mondo di calcio per malati psichici in Giappone

Si giocherà a febbraio 2016 a Osaka, in Giappone. Nel marzo 2011, psichiatri e tecnici giapponesi sono venuti in Italia per osservare il movimento calcistico per la salute mentale. "In poco tempo, in Giappone, conclude Rullo, hanno messo in campo 600 squadre, Paese dove ci sono ancora i manicomi". "Questa cosa ha permesso di creare un network internazionale dove al momento partecipano 8 squadre e che si presenta come una sorta di primo campionato mondiale per persone con problemi di salute mentale".

La SLA, il morbo di Gehrig, la piaga più grande del calcio italiano

Come mai il numero dei malati di SLA nel calcio italiano è di 5-6 volte superiore alla media universale? Perchè si parla di morbo del pallone, scientificamente noto come morbo di Gehrig? Per Massimiliano Castellani, giornalista, responsabile della redazione sportiva di Avvenire, autore del libro "SLA, il male oscuro del pallone", edizioni Goal Book, "questo libro vuole essere un atto di accusa verso il mondo del calcio, che sotto le panchine e negli spogliatoi, ha arsenali di farmaci dopanti, e che in nome del business, non solo ha compromesso generazioni di calciatori passate, ma comprometterà anche quelle future, visto che il 56% dei medicinali somministrati ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni sono privi di autorizzazione medica". 

A 'Non Solo Sport', il commento di Antonio Menenti.








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