Dare accesso ai farmaci contro il cancro e l’Aids a tutta la popolazione, anche i più poveri: è l’appello lanciato dalla commissione episcopale "Giustizia e Pace" della Conferenza episcopale sudafricana al governo. Il documento, firmato dal presidente e vescovo di Kimberley, mons. Abel Gabuza, è stato diffuso dall'agenzia Fides.
L’accesso ai farmaci e la questione brevetti
La questione è in questi termini, secondo i vescovi: i medicinali per le cure del
cancro e dell’Aids sono coperti da brevetto, e ciò li mette fuori dalla portata delle
persone più povere. “Il Paese ha bisogno di un approccio innovativo che contemperi
la protezione dei poveri e le necessità delle industrie farmaceutiche di ottenere
profitti – si legge nel documento – il nostro sistema fa sì che le medicine siano
finanziariamente insostenibili per il ministero della Sanità e quindi indisponibili
per milioni di poveri in Sudafrica”.
L’appello della commissione "Giustizia e Pace"
Da qui l’invito dei presuli al dipartimento del Commercio e dell’Industria a “salvare
la vita ai pazienti affetti da cancro facendo approvare subito la nuova politica sulla
proprietà intellettuale”. I vescovi denunciano come “meschini” gli interessi delle
multinazionali farmaceutiche che di fatto sequestra i processi per la messa a punto
dei nuovi farmaci. (R.B.)
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