Tutti hanno speranza e fiducia che i colloqui di pace possano arrivare al più presto ad un accordo definitivo, ma è necessario andare al di là della firma a L'Avana, e che il governo sia presente nelle regioni colombiane più remote. Così si sono espressi i vescovi delle diocesi di Quibdo, Tumaco, Tibu e Santa Marta, insieme agli arcivescovi di Cali e Medellin, che durante un incontro con la stampa - riferisce l'agenzia Fides - hanno presentato le sfide che esistono nella regione, sottolineando che le loro giurisdizioni ecclesiastiche sono state le più colpite dal conflitto in questi ultimi mesi.
Vera sfida del governo sarà di saper gestire quella pace
La nota pervenuta a Fides da una fonte locale, segnala che mons. Omar Alberto Sánchez
Cubillos, vescovo di Tibu, al centro della zona del Catatumbo, si è detto fiducioso
che venga firmato l'accordo di pace, tuttavia ritiene che la vera sfida del governo
sarà di saper gestire quella pace. Ha raccontato che il suo territorio non solo è
controllato dalle Farc, ma registra anche la presenza dell’Eln e delle bande. "La
situazione è desolante" ha commentato.
La Chiesa denuncia la crisi umanitaria e mancanza di trasparenza
Mons. Gustavo Girón Higuita, vescovo di Tumaco, ha raccontato di come la città abbia
vissuto per tutto il mese scorso senza elettricità e senza acqua. Pur essendo in una
zona al centro del conflitto, crede nel dialogo, in quanto "con le armi non si può
raggiungere la pace". Il vescovo di Quibdo, mons. Juan Carlos Barreto, ha invece rilevato
come un anno fa abbia denunciato la crisi umanitaria nella sua zona, e questa ancora
oggi continua. Finora il governo ha fatto solo un intervento. Ha aggiunto che la sfida
del prossimo sindaco di Quibdo sarà la trasparenza nella gestione delle risorse.
I pericoli del narcotraffico e della criminalità
Secondo la nota, questi vescovi hanno presentato le principali preoccupazioni delle
persone della loro zona alla fine dell'Assemblea plenaria, svoltasi la settimana scorsa
a Bogotà. Tra queste, nella diocesi di Santa Marta, il problema più grave è la mancanza
di acqua potabile; a Cali il sistema di appalti per le opere pubbliche sembra essere
gestito dal narcotraffico; a Medellin prevale il potere delle bande della criminalità
organizzata. (C.E.)
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