2015-07-08 12:02:00

Papa in Bolivia, mons. Leigue: considerare l'altro come fratello


La gente della Bolivia è pronta ad accogliere il Papa, dopo essere stata in questi giorni particolarmente attenta alla pubblicazione dell’enciclica di Francesco “Laudato si’”. Il nostro inviato Paolo Ondarza ne ha parlato con mons. René Leigue Cesari, vescovo ausiliario di Santa Cruz de la Sierra:

R. – Il Papa viene ad animarci nella fede. Sappiamo che, come latino, è dinamico. La gente qui si aspetta molto da lui, innanzi tutto perché parla e comprende lo spagnolo e poi perché è sicura che Francesco dirà tante cose importanti per crescere nella fede.

D. – Secondo lei che cosa la gente di Santa Cruz vorrebbe dire al Papa in questa occasione?

R. – La gente si aspetta da lui soprattutto una parola di riconciliazione, per considerare l’altro come un fratello, perché si è un po’ perso questo valore. Tante volte si guarda all’altro come un nemico.

D. – E’ difficile oggi professare la propria fede in Bolivia, essere cristiani coerenti in Bolivia?

R. – Non è difficile, ma sento che c’è confusione. Il governo parla della terra come madre, ma di Dio si parla poco. La gente comunque crede in Dio e penso che adesso il Papa farà capire meglio la Sua presenza. Perché la terra è una creatura di Dio e non essa stessa un Dio, come tante volte si sente dire.

D. – Significativa e quanto mai puntuale in questo senso è l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, appena uscita, dedicata all’amore e alla tutela del Creato. Può dissipare ogni confusione, ogni errore nel divinizzare la madre terra?

R. – Certo, questa enciclica va a chiarire molte cose. E ci aspettiamo che il Papa ne parli e alla gente farà molto bene sentire il Pontefice parlare della terra, che è una creatura di Dio.

D. – Il Papa ha scelto di partecipare qui a Santa Cruz all’incontro in corso dei Movimenti Popolari: come legge questa partecipazione del Papa a tale evento, già giunto alla sua seconda edizione, dopo quella tenutasi a Roma?

R. – Sento che può fare tanto bene a questo gruppo e la presenza del Papa chiarirà molte cose. La terra è fondamentale nella vita, però non è l’unica: c’è Dio. Francesco viene per questo, per animare la gente nella fede e, come dice lui, per annunciare il Vangelo con allegria, con tanta gioia. Lui sicuramente trasmetterà questo alla gente.








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