2015-07-08 08:00:00

Nulla di fatto su nucleare iraniano, accordo per venerdi


Prosegue la maratona diplomatica in corso a Vienna per giungere a un accordo sul dossier nucleare iraniano. Scaduta ieri la nuova data fissata per il termine del negoziato, le parti hanno deciso di proseguire a oltranza per cercare di risolvere i punti più delicati, tra cui la richiesta dell’Iran della rimozione immediata delle sanzioni e dell’embargo dell’Onu sulle armi convenzionali.Ce ne parla Elvira Ragosta:

Ancora niente accordo sul nucleare tra Iran e il gruppo dei 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania), i cui ministri degli Esteri avranno tempo fino al prossimo 10 luglio per raggiungere l’intesa, inizialmente prevista per la mezzanotte di oggi. “E’ solo una questione di giorni. Ci sono le ragioni per credere che l’accordo sarà raggiunto” ha affermato il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ricordando che sono ancora 8 i punti da finalizzare. Tra questi il principale e più spinoso è la revoca alla vendita di armi a Teheran, che, secondo fonti statunitensi, resta in vigore.

Ma si tratta anche sulla modalità di riduzione delle scorte di uranio arricchito da parte dell’Iran, i cui eccessi di produzione, secondo i media russi e iraniani potrebbero essere importati dalle potenze del 5+1, che in cambio fornirebbero all’industria iraniana il minerale non trattato. Così l’Iran potrebbe entrare nel mercato controllato dell’uranio arricchito, come aveva ipotizzato il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, dopo l’intesa dello scorso aprile. “La posta in gioco è alta per tutti i paesi coinvolti” dice  la portavoce della delegazione statunitense, Marie Harf, secondo cui a Vienna sono stati fatti progressi da ogni parte, ma che altro tempo è necessario per garantire la qualità dell’accordo da raggiungere.








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