2015-07-06 19:58:00

Grecia: la Bce conferma liquidità per 89 mld. Tsipras: nuove proposte


Tonfo dei mercati dopo il no di Atene al referendum sul piano dei creditori: maglia nera Milano che perde in chiusura quasi il 4 per cento, mentre le banche greche, resteranno chiuse martedì e mercoledì, ma la Bce conferma la liquidità per 89 miliardi e rassicura: siamo pronti ad intervenire con ogni strumento disponibile. Intanto fervono i contatti ad alti livelli in vista dell’Eurogruppo convocato per domani; Tsipras garantisce di avere nuove proposte. La Casa Bianca: trovare un’intesa è nell’interesse di tutti. Cecilia Seppia

Conseguenze a cascata dopo il no di Atene al piano dei creditori, i mercati europei bruciano 100 miliardi di capitalizzazione; il ministro delle finanze greche Varoufakis si dimette lasciando il posto al capo della squadra negoziale ellenica, Euclid Tsaka-lotos che ha ricevuto il placet di tutti gli altri capi dicastero. “Me ne vado - ha scritto sul suo blog Varoufakis- per facilitare le trattative”.  Ma la ripresa del negoziato con l’Eurogruppo di domani sarà tutt’altro che facile. Il premier Tsipras anticipa il suo asso nella manica e alla Cancelliera tedesca Angela Merkel, arrivata all’Eliseo per un incontro col presidente Hollande, ha già assicurato di avere un’ulteriore proposta su possibili aiuti ad Atene. Servono solidarietà e responsabilità hanno detto i due leader, secondo i quali non c’è più molto tempo per affrontare la crisi greca.

In serata è arrivata la decisione della Bce sulla liquidità d’emergenza: l’Eurotower ha stabilito di tenerla ferma ad 89 miliardi di euro, ma comunque le banche elleniche resteranno chiuse sia domani che mercoledì. Il Fondo monetario internazionale sta monitorando la situazione da vicino ed è pronto ad aiutare la Grecia se questa lo chiederà, fa sapere il direttore generale del Fondo, Christine Lagarde.  Fuori questione invece per la Commissione Ue il taglio del debito. Intanto mentre a piazza Syntagma si festeggia ancora, 5 partiti greci, 3 di opposizione e due al governo, hanno firmato una dichiarazione per far tornare il premier Alexei Tsipras al tavolo dei negoziati con i creditori internazionali. Ad annunciarlo il ministro della Difesa Phanos Kammenos, che ha parlato di “nuova era” nella politica greca.








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