2015-07-05 12:30:00

Il Papa in Ecuador, Bolivia e Paraguay con la gioia del Vangelo


Al via il viaggio di Papa Francesco in America Latina. La partenza, stamane, dall'aeroporto di Fiumicino. Prima tappa è l’Ecuador. Da mercoledì sarà in Bolivia e infine venerdì si trasferirà in Paraguay, per poi far rientro in Vaticano lunedì 13 luglio. Il servizio di Giada Aquilino:

Sono trascorsi due anni dal viaggio del Papa a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù 2013 e ora Francesco torna in America del Sud per il suo 9° viaggio apostolico internazionale. Ecuador, Bolivia e Paraguay le tappe: “nazioni sorelle” le ha definite nel videomessaggio diffuso alla vigilia e presentato contemporaneamente nei tre Paesi.

Un pellegrinaggio sulle orme di San Giovanni Paolo II che si recò nei tre Stati latinoamericani nell’85, Ecuador, e nell’88, Bolivia e Paraguay. E’ la prima volta che, in un suo viaggio, Papa Francesco visita tre Paesi: più di 24 mila i km che percorre in una settimana, variando altitudini e temperature ma anche vivendo situazioni e percorsi storici diversi.

“Voglio essere testimone della gioia del Vangelo”, rifacendosi al tema unitario del viaggio a sua volta ispirato all’Evangelii Gaudium, e portare - ha detto il Papa prima della partenza - la tenerezza e la carezza di Dio, specialmente “ai suoi figli più bisognosi, agli anziani, ai malati, ai detenuti, ai poveri, a quanti sono vittime di questa cultura dello scarto”.

L’Ecuador ha come motto: “Evangelizzare con gioia”. Il Paese è pronto ad accogliere il Papa: nei preparativi e nell’organizzazione, forte la coesione tra governo, forze dell’ordine e Nunziatura a Quito, con la collaborazione dei vescovi locali, affiancati quotidianamente nel loro impegno concreto da diverse Conferenze episcopali europee. Nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni di protesta, al momento sospese, anche di attivisti in difesa dei diritti umani e comunità indigene, contrari ad estrazioni e trivellazioni petrolifere in Amazzonia. Ma il Paese ora pensa ad abbracciare Francesco. Le tappe del Pontefice sono Guayaquil e Quito. Nella prima, visita tra l’altro il Santuario della Divina Misericordia e celebra la Santa Messa nel Parco de Los Samanes. Nella capitale, tra gli appuntamenti in programma la grande Celebrazione eucaristica, dedicata all’evangelizzazione dei popoli, nel Parco del Bicentenario, una visita privata alla ‘Iglesia de la Compañia’ - dove Francesco si raccoglierà in preghiera davanti all’immagine della Madonna Addolorata - e alla Casa di riposo delle Missionarie della Carità, l’incontro con i religiosi al Santuario Nazionale Mariano ‘El Quinche’.

Quindi il trasferimento in Bolivia, con il motto: “Con Francesco annunciamo la gioia del Vangelo”. El Alto e La Paz, a 4.000 e 3.600 metri di altezza, attendono il Papa, che tra i tanti appuntamenti sosterà brevemente anche sul luogo dell’assassinio di padre Luis Espinal, gesuita ucciso nel 1980 ai tempi della dittatura. A Santa Cruz de la Sierra, nuovo centro economico del Paese, a 450 metri sopra il livello del mare, il Papa aprirà il V Congresso eucaristico nazionale e l’incontro mondiale dei Movimenti Popolari.

Infine Asunción e Caacupé in Paraguay, col motto: “Messaggero di gioia e di pace”. Prevista una visita all’ospedale pediatrico della capitale, come pure al Bañado Norte, zona povera e acquitrinosa della città; inoltre la Santa Messa al Santuario mariano di Caacupé: Francesco è molto devoto dell’Immacolata Concezione dei miracoli, qui venerata. E un’altra Celebrazione eucaristica al parco della base Nu Guazu, dove si stanno facendo gli ultimi ritocchi all’“altare di mais” realizzato con spighe di grano, piccole noci di cocco, migliaia di semi e ispirato alla cultura indigena. Le realtà autoctone saranno dunque alcuni dei caratteri di questo viaggio, assieme ai momenti mariani, gli incontri con i bambini malati, gli anziani, i carcerati, i poveri oltre che con le autorità e le Chiese locali. Un altro viaggio alle “periferie” del mondo, così centrali nel cuore di Papa Francesco.








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