2015-06-28 09:32:00

"Mangia bene, cresci bene": campagna Moige nelle scuole italiane


La campagna "Mangia bene, cresci bene”, promossa dal Moige, ha attraversato tutta Italia tra febbraio e maggio con il patrocinio scientifico di Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) e di Amiot (Associazione medica italiana di omotossicologia), sostenuta da interessanti dati a cura dell’Università “Milano-Bicocca”. Hanno preso parte alla campagna 379 scuole, suddivise tra medie ed elementari, per un totale di circa 40 mila studenti e 75 mila genitori coinvolti. Ne parla ad Elisa Sartarelli la dott.ssa Elisabetta Scala, vice presidente del Moige:

R. – Ci sono stati due momenti informativi: uno rivolto direttamente ai ragazzi e un incontro rivolto agli adulti. Questo proprio per imparare già in casa, fin da piccolini, delle buone abitudini di educazione alimentare che possano essere la prevenzione di quei fenomeni, purtroppo seri e importanti, di sovrappeso, se non addirittura di obesità, che sono presenti nei nostri bambini fin da piccoli, in particolare nell’età 6-10 anni. La cosa interessante sarà anche verificare come gli studenti stessi abbiano recepito il messaggio attraverso un concorso che abbiamo lanciato, per cui loro ci presenteranno degli elaborati - adesso li stiamo raccogliendo, saranno valutati da una commissione - e questi daranno vita a un calendario informativo educativo che verrà distribuito alle scuole che hanno partecipato all’iniziativa e anche alle farmacie che hanno collaborato con noi.

D. – L’Osservatorio e Metodi per la Salute del dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università “Milano-Bicocca” ha raccolto le principali ricerche nazionali e internazionali in materia di alimentazione, illustrando l’indagine “L’obesità infantile: un problema rivelante e di sanità pubblica” (2015). L’Italia è risultata uno dei Paesi europei più colpito dal fenomeno dell’obesità infantile…

R. – È per questo che siamo preoccupati, perché si parla tanto di dieta mediterranea ma evidentemente poi la vita frenetica e tante abitudini che purtroppo si sono sovrapposte alla nostra tradizione hanno portato a perdere delle buone abitudini alimentari. E sappiamo che la prevenzione è l’unico sistema valido: insegnare ai bambini fin da piccoli a mangiare bene. Per questo abbiamo voluto fortemente questo progetto di educazione alimentare che si inserisce poi in un contesto importante: Quest’anno abbiamo l’Expo, quindi si parla molto di alimentazione, di educazione alimentare e non potevamo noi genitori non essere in prima linea.

D. – In Italia in un campione di bambini tra i 6 e gli 11 anni è sovrappeso un bambino su 4 mentre uno su 10 è addirittura obeso. Quali sono le cause che possono portare i bambini all’obesità?

R. – Sicuramente una mancanza di educazione alimentare per cui magari spesso un po’ per fretta, anche noi mamme facciamo mangiare ai nostri figli cibi preconfezionati, utilizziamo molto i fast food ma non è soltanto un discorso di alimentazione stretta ma anche di stili di vita. I nostri bambini si muovono sempre di meno, hanno una vita molto sedentaria, quindi tornati a casa dalla scuola magari non escono più a giocare all’aperto ma giocano con la playstation oppure con il computer e altro. Quindi si muovono poco. E le due cose purtroppo portano al problema del sovrappeso. Basterebbe tornare a fare attività all’aperto, gioco all’aperto, gioco libero. Ricordiamo la piramide alimentare ai nostri ragazzi e ricominciamo a preparare da mangiare a casa anche noi mamme, a fare noi i dolci.

D.  – Sono da evitare anche le bibite gassate e zuccherate…

R. – Sì, assolutamente sì. Le bibite gassate sono piene di zuccheri e anche gli snack sono molto concentrati e molto dolci, comunque carichi di grassi. Evitare le bevande gassate a pranzo, limitarle solo alle feste e alle occasioni straordinarie, ricominciare a preparare la merenda a casa e utilizzare molto la frutta per la merenda.

D.  – Quali sono le regioni più colpite dal fenomeno dell’obesità?

R. – Purtroppo le regioni del sud e in particolare la Campania. Noi vediamo i nostri figli sempre più magri di quello che sono, sempre che mangiano troppo poco e a volte spingiamo troppo in questo senso. Bisogna fare attenzione, perché tra l’altro al problema dell’alimentazione si lega anche un problema psicologico che può diventare importante soprattutto successivamente, nell’adolescenza.








All the contents on this site are copyrighted ©.