Come fronteggiare le emergenze migratorie più recenti? Come combattere la tratta degli essere umani? Qual è lo spazio dei sacramenti nella pastorale dei migranti? Sono queste alcune delle domande a cui cercheranno di rispondere i vescovi e i direttori nazionali per la Pastorale dei migranti e rifugiati delle Conferenze episcopali in Europa. Dal 29 giugno al 2 luglio, infatti, i presuli saranno riuniti a Vilnius, in Lituania, per un incontro promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee).
L’Europa non distolga lo sguardo dal dramma
dei profughi
“Tutta la Chiesa del continente è impegnata a fare
fronte alle sfide risultanti dall’attuale fenomeno migratorio verso l’Europa, e particolarmente
da quelle poste dal tema dei rifugiati – si legge in una nota dell’organismo - Non
possiamo fare finta che nulla accada attorno a noi; non possiamo distogliere lo sguardo
da quell’umanità ferita che ci tende la mano!”. Ricordando, poi, l’impegno della Chiesa
nel portare aiuto a profughi e migranti, il Ccee sottolinea la necessità di “rispettare
e preservare, innanzitutto, la persona umana, con la sua dignità”.
No ipocrisie, l’Ue operi con solidarietà
“L’Unione Europea e ogni singolo Paese del continente
– continua la nota - devono sapere quali sono le proprie capacità di accoglienza e
cercare d’integrare chi arriva in modo generoso”. Allo stesso tempo è importante porre
al centro dell’attenzione “i motivi che portano intere popolazioni a fuggire dalle
proprie case, dai propri cari, dai propri affetti”. “Quali sono le responsabilità
dei Paesi occidentali in queste tragedie umane? – incalza il Ccee - I Governi nazionali
e l’Ue devono affrontare la situazione senza ipocrisia e con un senso di solidarietà
profondo e sincero”.
In agenda, anche la questione della tratta
A Vilnius, i responsabili per la pastorale dei migranti
delle Conferenze episcopali in Europa si soffermeranno anche sulla questione della
tratta degli esseri umani, approfondendo i risultati delle due consultazioni organizzate
dal così detto “Gruppo di Santa Marta”. All’esame anche la celebrazione dei sacramenti
nel rapporto tra chiesa di origine e chiesa di accoglienza, anche in riferimento alla
crescita delle comunità di cinesi in Europa. L’incontro si concluderà giovedì 2 luglio
con un pellegrinaggio alla “Collina delle Croci”, luogo simbolico in cui migliaia
di croci, piantate nel corso dei secoli, ricordano le tante vittime di persecuzioni
e di guerre nel mondo.
Tra i partecipanti all’evento, il cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria; mons. Gintaras Grusas, presidente della Conferenza episcopale lituana; padre Mesmin Prosper Massengo, presidente del gruppo di lavoro sulle migrazioni del Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar (Secam) ed il reverendo Matthew John Gardzinski, membro del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti. (I.P.)
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