2015-06-25 13:20:00

Simposio docenti universitari su cultura per nuovo umanesimo


“Una cultura per un nuovo umanesimo” è il tema XII Simposio internazionale dei docenti universitari organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che si apre questo pomeriggio a Roma nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense. L’incontro, che si conclude sabato, vede la partecipazione di oltre 500 docenti universitari arrivati da tutto il mondo. Marina Tomarro ha intervistato Cesare Mirabelli, presidente del comitato scientifico del Simposio:

R. – Il tema scelto quest’anno vuole, da un punto di vista generale, far coinvolgere tutte le competenze scientifiche e tecnico-umanistiche, su un terreno fondamentale: quello della costruzione di una cultura che apra a un umanesimo adeguato ai problemi del mondo contemporaneo. E l’università e i docenti universitari coprono la più vasta area del sapere; si trovano per discutere e approfondire insieme e portare ciascuno il proprio contributo su una serie di temi – identità, biosistema, ecosistema, società, visione, rappresentazione. In questi diversi ambiti, ci saranno molte tavole rotonde, relazioni, dibattiti per suscitare scambi di idee ma anche promuovere ricerca comune.

D. – Quanto è importante, anche, questo simposio dal punto di vista del confronto tra i diversi atenei del mondo?

R. – Quest’anno vi sono eventi collaterali che aprono in maniera ancora più incisiva sul Mediterraneo e sui problemi del Mediterraneo; eventi che riguardano i processi di pace in Medio Oriente dal punto di vista di cosa possano fare le università in queste aree: le università delle aree mediterranee e nelle aree mediterranee... L'obiettivo è promuovere e sviluppare conoscenza e la diffusione della conoscenza; affermare il ruolo proprio dell’università, quest’anno con un’accentuazione: la più larga presenza di giovani ricercatori e lo spazio ampio ad esse dedicati; un rapporto tra generazioni che è naturale nell’università.

D. – Papa Francesco, nella sua Enciclica “Laudato si’” invita proprio a un cambio di rotta. In che modo anche l’università può contribuire a questa esortazione del Santo Padre?

R. – La visione dell’Enciclica si amplia da una visione tradizionale della ecologia a un’ecologia sociale, a una dimensione di giustizia nel rapporto tra Paesi e nell’ambito dell’umanità, aspetti che riguardano l’economia … Perciò, credo che sarà proprio un filo conduttore e una sorta di documento di base dal quale partire per costruire poi quelle articolazioni di pensiero …

D. – Questa è la 12.ma edizione del Simposio. Cosa spinge i docenti a partecipare anno dopo anno?

R. – Questo appuntamento non è un evento che si apre e si chiude, perché è il frutto di un lavoro che si svolge nel corso dell’anno, e quindi entra nello stesso dinamismo della vita universitaria di Roma.








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