2015-06-23 18:34:00

Unioni civili, non ci sarà un parere del governo


Sul ddl Cirinnà che introduce le unioni civili, non ci sarà un parere del governo. In una riunione dei membri della commissione Giustizia con il capogruppo Luigi Zanda, questa mattina, la ministra Maria Elena Boschi ha infatti avvertito che la responsabilità deve essere tutta parlamentare. Alessandro Guarasci:

Il dato politico è che il governo non intende intervenire nel ddl Cirinnà lasciando spazio alla libertà di coscienza, quello più tecnico è che ci si allontana dal concetto di nozze gay. La relatrice Monica Cirinna' ha presentato in Commissione Giustizia al Senato alcuni emendamenti e c'è tempo fino alla prossima settimana per presentare subemendamenti. In sostanza viene stabilita la nascita di un nuovo istituto giuridico, diverso dal matrimonio.

Tra le modifiche la riformulazione dell’articolo 1. Quindi non saranno previste le pubblicazioni per le unioni civili, l’adottante non si potrà unire all’adottato, e non ci sarà la possibilità per i tribunali di autorizzare unioni tra minori. Un primo passo, secondo il senatore cattolico del Pd Stefano Lepri:

"L'articolo 1 si riferisce alle fasi precedenti e alle cause impeditive le unioni civili e abbiamo colto un passo in avanti, un piccolo passo in avanti perché le vere questioni sono tutte da venire".

Più sospettoso Carlo Giovanardi di Alleanza Popolare che parla di presa in giro per accontentare l’Europa

 








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