2015-06-23 16:00:00

"Coraggio sono io": Fede e Luce festeggia 40 anni di cammino


L’Associazione ecclesiale Fede e Luce, che raggruppa volontari e famiglie di persone portatrici di disabilità, festeggia i suoi quarant’anni di cammino. Domani, le diverse comunità si troveranno a Roma per assistere all’udienza del Papa e poi partire in pellegrinaggio verso Assisi, dove le aspettano giorni di preghiera, riflessione e alcuni spettacoli sulla vita di San Francesco. Eugenio Murrali ha intervistato il presidente nazionale di Fede e Luce, Paolo Tantaro:

R. – È un momento davvero particolare in cui la famiglia di Fede e Luce si ritrova. Non ci incontriamo spesso, ma ogni cinque dieci anni. Questo è un momento in cui davvero la famiglia porta quell’allegria, quella gioia in cui vediamo i frutti dei 40 anni di Fede e Luce, dalle prime comunità sorte nel 1975, alle 60 comunità di oggi. Incontrarle tutte, prima a Roma, con l’udienza di Papa Francesco, e poi ad Assisi è davvero una gioia e noi che conosciamo la sofferenza che le tante comunità di Fede e Luce hanno avuto modo di affrontare, sappiamo molto bene il significato della gioia.

D. – Cosa significa per voi questo pellegrinaggio ad Assisi?

R. – Assisi per noi è un ritorno. Ogni dieci anni, ci rechiamo in pellegrinaggio qui. È un pellegrinaggio nazionale. Quest’anno ha un sapore diverso, perché ci sono anche comunità provenienti da altri Paesi dalla Galilea, dalla Svizzera, dalla Croazia, dalla Francia, che ci permettono davvero di vivere questo momento di condivisione vera e propria, di scambiarci le esperienze, di portare avanti anche quelle sofferenze e di scambiarsele. Nella nostra famiglia le sofferenze vengono portate l’uno insieme all’altro, così come la gioia.

D. – “Coraggio, sono io” è la frase evangelica che accompagnerà il vostro pellegrinaggio. Quali sono le paure che, come Fede e Luce, vi trovate oggi ad affrontare?

R. – Le paure sono tante. Ci sono delle situazioni che vanno oltre la sofferenza. All’interno di Fede e Luce questo coraggio, questa speranza, questa voglia di poter andare oltre ci permette di guardare con più serenità al futuro.

D. – Come stanno reagendo alle iniziative i ragazzi?

R. – I ragazzi sono una grande forza di Fede e Luce. Questo ci sta permettendo di vivere il tutto con tanto entusiasmo. Non vedevano l’ora di partire e questa voglia si percepisce nei loro occhi. In questo momento sono insieme a loro. C’è chi si è svegliato alle 5, chi è partito da Messina, ad esempio, è addirittura sveglio da mezzanotte per vivere queste giornate intense, fatte di allegria, di festa, ma anche di preghiera e di tanto, tanto amore. L’entusiasmo è veramente grande, perché chi affronta e conosce la sofferenza vive questi momenti nella semplicità, con un sapore diverso.








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