In risposta alle notizie che riguardano la sua persona nel contesto dell’operazione di salvataggio dell’Ospedale Idi a Roma, il card. Giuseppe Versaldi ieri sera ha inviato alle agenzie di stampa una nota per la corretta interpretazione di una sua telefonata intercettata e pubblicata. Ecco quanto scrive:
Necessario contestualizzare la telefonata
"La telefonata va collocata nel tempo e nel contesto in cui è avvenuta, cioè all’inizio
delle ipotesi di proposte di salvataggio dell’Ospedale, quando ancora imprecisate
erano le possibili vie tecniche da seguire. Gli incontri tecnici precedenti l’incontro
con il Papa erano serviti a fare alcune ipotesi ed il mio mandato era sempre di seguire
tutte le vie in accordo con le leggi vaticane ed italiane. L’incontro con il Santo
Padre era finalizzato ad ottenere l’approvazione generale a proseguire su questa linea
di salvataggio per arrivare successivamente ad una approvazione circa la soluzione
individuata".
Successivamente è stata trovata una soluzione
"In questo contesto il mio invito a non entrare nei dettagli tecnici (ancora in discussione)
non aveva nessuna intenzione di “mentire” al Papa - afferma il card. Versaldi - ma
semplicemente di tacere di ciò che ancora non era chiaro neppure ai tecnici. Successivamente
sono cadute tutte le ipotesi e si è giunti alla soluzione che di fatto è stata trovata,
proposta ed approvata anche dai Commissari governativi e che, come da atto pubblico
documentato (a cui rimando le persone che cercano giustamente la verità nella trasparenza),
è consistita in un prestito di 50 milioni di euro erogato dall’Apsa, dopo il consenso
avuto dal Santo Padre in una udienza successiva a quella a cui si riferisce la telefonata".
Il salvataggio di 1.334 posti di lavoro
"Infine tengo a riportare il discorso alla sua sostanza e cioè all’avvenuto salvataggio
di 1.334 posti di lavoro che altrimenti erano a forte rischio con la perdita di strutture
sanitarie di eccellenza. E ciò è avvenuto - conclude i porporato - grazie alla collaborazione
pubblica e trasparente di molti e anche del Governo italiano tramite le sue competenti
istituzioni che ringrazio". (A.M.)
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