2015-06-18 12:59:00

Terra Santa: incendio a Chiesa della Moltiplicazione dei pani a Tabgha


Nella notte a Tabgha, in Galilea, sul lago di Tiberiade, un gruppo non identificato di estremisti ha appiccato un incendio doloso contro la chiesa costruita nel luogo dove, secondo la tradizione, Gesù ha compiuto la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Non è il primo attacco contro una chiesa cristiana in Israele. La polizia sta indagando. Eugenio Murrali ha intervistato padre Nicodemo dell’Ordine dei Benedettini ai quali è affidato il Santuario di Tabgha:

R. – At quarter past three in the morning, one monk recognized  there is a fire in front of the church …
Alle tre un quarto del mattino, un monaco si è accorto che stava divampando un incendio davanti alla chiesa e uno davanti al monastero: due grandi incendi. I monaci e i volontari – otto volontari sui 20 anni – hanno iniziato a spegnere il fuoco, fino a quando, 20 minuti dopo, sono arrivati i pompieri. Ci sono due persone in ospedale, un monaco di 80 anni e una volontaria di 20 anni, con sospetto di intossicazione da fumo. Abbiamo grandi, grandi danni: tutta la sala della reception del monastero è bruciata e tutta la parte posteriore dell’atrio, davanti alla chiesa. E’ un danno impensabile. E su uno dei muri del monastero c’è una scritta contro i cristiani.

D. – Anche la chiesa della Moltiplicazione dei pani è stata danneggiata?

R. – No, the church has not been damaged; the place in front of the church. …
Non la chiesa, ma lo spazio davanti alla chiesa. Se si vuole entrare nella chiesa, c’è un atrio come nelle chiese molto antiche e nelle antiche basiliche. Questa zona è completamente distrutta dalle fiamme. La chiesa in se stessa – ringraziando Dio – non ha subito danni.

D. – L’incendio è doloso?

R. – Of course it was an arson, very clearly. …
Ovviamente è doloso, è chiaro. Non è il primo attacco di questo genere. L’anno scorso, l’ultimo giorno della visita del Papa a Gerusalemme abbiamo subito un attentato incendiario nella nostra chiesa, alla “Dormition Abbey”, e questo è quindi il secondo attacco incendiario alle nostre proprietà. A Tabgha è il secondo atto violento. Abbiamo attentati e attacchi quotidiani, ci sputano addosso, ci aggrediscono verbalmente, ci scrivono sui muri … non è la prima volta … Ma questa è un’evoluzione nuova, un picco di violenza contro i cristiani.

D. – Non è il primo attacco a una chiesa cristiana in Israele, in generale. Cosa sta succedendo?

R. – This is very difficult to explain, you have to ask the police: it no tour job. Our job is to …
E’ difficile da spiegare, dovrebbe chiederlo alla polizia: non è competenza nostra. Il nostro compito è essere qui per pregare, per essere al servizio dei pellegrini. Quindi immagino che ci siano gruppi fondamentalisti nella società israeliana che lottano contro la democrazia, contro la libertà religiosa e contro la dignità umana. Ma mentre da un lato c’è questa violenza incredibile, dall’altro lato c’è una grande solidarietà: per esempio, dopo l’attentato sono venuti tanti ebrei, tanti musulmani e tanti cristiani, tanti drusi … Possiamo dire, quindi, che c’è una società civile che condanna questi comportamenti e queste violenze contro luoghi sacri.








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