2015-06-18 08:15:00

Stallo sui negoziati sul debito greco. Atene e Ue ai ferri corti


Resta lontanissimo un accordo tra Grecia ed Europa che all’eurogruppo di oggi torneranno a confrontarsi sulla ristrutturazione del debito ellenico. E i fantasmi di un default che può spingere la Grecia fuori della moneta unica agitano le borse europee che ieri hanno chiuso in negativo. Il servizio di Marco Guerra:

“Il governo greco è pronto a dare un «grande no» a un cattivo accordo e non ho paura di prendere decisioni difficili”. Così il premier ellenico Tsipras alla vigilia dell’eurogruppo di oggi avverte che rifiuterà un intesa che prolunghi quelle che definisce le “politiche catastrofiche” attuate finora. Sul piatto delle trattative la richiesta di reperire risparmi con tagli alla previdenza sociale, in particolare l’eliminazione del pensionamento anticipato. Per Atene non si può fare di più. Ma per l’Europa le proposte alternative grece non sono credibili, il commissario agli affari economici Moscovici sostiene che l’Ue non propone nuova austerità e i creditori ritengono di aver ceduto già su tutti gli obiettivi di bilancio e aspettano un segnale dalla Grecia. E si registra anche l’intervento del presidente della fed Yellen che esorta le parti a continuare a “lavorare per una soluzione”, per evitare effetti che si sentano anche negli Usa. Intanto il timore per quello che accadrà tra oggi e il vertice dei capi di stato del 25 e 26 giugno continua ad agitare le Borse europee che ieri hanno chiuso in negativo.

 








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