2015-06-18 12:49:00

Coop. sociale, ogni giorno creati 20 posti di lavoro


Ogni giorno, la cooperazione sociale crea venti nuovi posti di lavoro. Ne parlano oggi e domani ad Assisi le aziende che aderiscono a Federsolidarietà di Confcooperative, a 30 anni dalla prima assemblea di questa organizzazione. Un confronto su innovazione, capacità di rispondere ai bisogni di welfare del paese, ma anche legalità a poche settimane dal nuovo filone d’inchiesta su Mafia Capitale. Il servizio di Alessandro Guarasci:

Le seimila cooperative sociali in Italia erogano servizi di welfare a sette milioni di famiglie. E dal 2008 al 2014, sono stati creati 43 mila posti di lavoro, per un totale di 227 mila occupati. Insomma, un pezzo di economia italiana importante, attive nell’assistenza agli anziani, agli immigrati, a tutte le fasce più deboli. Ma un pezzo di economia la cui immagine, per poche mele marce, è stato intaccato da Mafia Capitale. Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà:

R. – Le nostre realtà sono realtà che si basano essenzialmente sul legame di fiducia con le comunità locali. Quindi, se questo legame di fiducia viene meno, come è possibile costruire davvero dei progetti di coesione sociale, di coinvolgimento e far partecipare le persone? E’ importantissimo, quindi, che noi riusciamo a mostrare il volto più autentico della cooperazione sociale, ma anche indicare alle cooperative sociali la strada per evitare che accadano di nuovo questi episodi così drammaticamente pesanti per noi.

D. – Quali strumenti state mettendo in campo per emarginare quei soggetti spuri, quelle cooperative spurie, che dovrebbero essere basate appunto su un principio di mutua assistenza e che invece fanno solo profitto?

R. – Mettere in evidenza – e lo abbiamo fatto presente anche nel servizio di revisione – quali sono i segnali di allerta che bisogna accendere, quando una cooperativa ha qualcosa che non funziona. Poi, fare continuamente una campagna di costruzione della consapevolezza dei soci e delle persone servite dalle cooperative: più persone conoscono quali sono i meccanismi di funzionamento delle cooperative – i diritti dei soci, i diritti degli utenti – più le cooperative sono partecipate dalle persone, che ne controllano l’esercizio effettivo della funzione mutualistica, più è difficile che si mettano in atto comportamenti distorsivi. Poi, non dimentichiamo che abbiamo varato questa raccolta di firme per irrigidire la normativa che consente di stanare le false cooperative.   

Necessario anche un  tavolo con la pubblica amministrazione per assicurare trasparenza e rispetto delle regole. Una garanzia per la stragrande maggioranza di soggetti che lavorano con onestà.








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