2015-06-17 14:32:00

Convegno diocesano di Roma: i fedeli si confrontano


Parroci, catechisti, operatori pastorali e fedeli di Roma si sono riuniti ieri per il convegno diocesano 2015, con l’obiettivo di formulare proposte per il prossimo anno pastorale. Quaranta laboratori di studio per dieci temi focalizzati sull’accoglienza ai genitori e la trasmissione della fede tra le generazioni. C'era per noi Michele Raviart:

R. – Mi sono avvicinata da pochissimo alla parrocchia, perché sono separata. Sono riuscita in qualche modo ad avvicinarmi un poco di più a questo cammino e devo dire che l’esperienza più bella in questa parrocchia è che non mi sono sentita diversa, rifiutata o un po’ emarginata, ma anzi accolta benissimo.

R. – Ci sono sempre più persone anziane che non hanno la possibilità di andare in Chiesa, ma chiedono la comunione. Quindi, noi in parrocchia abbiamo un gruppo molto affiatato e nutrito di ministri straordinari della comunione e, ad esempio, organizziamo una volta all’anno il sacramento dell’unzione degli infermi. Sono cose che, secondo me, dovrebbero trovare un nuovo impulso.

R. – Ho notato che c’è purtroppo un forte distacco: i genitori vengono a chiedere il Battesimo, ma dopo non si vedono più, non c’è una partecipazione. Rivediamo poi questi bambini a 8 anni, quando cominciano il cammino per l’iniziazione cristiana. Bisognerebbe trovare il modo di coprire questo buco temporale.

R. – Una cosa che mi fa piacere, nella mia parrocchia, è che il vice parroco, per esempio, ogni volta che finisce la Messa, esca dalla Chiesa, si metta sul sagrato e saluti tutti i parrocchiani che escono. Mi sento accolta anche in questo.

I fedeli di Roma raccontano le loro esperienze di vita cristiana, quello che gli piacerebbe vedere nelle parrocchie diverse dalla loro, quello che invece vorrebbero veder migliorare. Con questo spirito si sono confrontati in centinaia nelle aule della Pontificia Università Lateranense e nel vicariato. Divisi per gruppi di lavoro, hanno formulato le loro proposte concrete in vista degli orientamenti pastorali del prossimo anno. Umberto Masca, catechista della chiesa  “Regina pacis”.

R. – La Chiesa di Roma ha una ricchezza di esperienze che appunto mi sconvolge, mi lascia sempre a bocca aperta. Quindi quello che mi aspetto, prima di tutto, è che vengano condivise le cose che già funzionano, prima di inventarne altre. Sarà molto probabile scoprire che in qualche parrocchia si fanno cose che magari nella mia non si fanno e che hanno un bel ritorno. La Chiesa di Roma è viva, c’è tanta gente che la vive e dentro a questa tanta vita; poi si trovano delle perle, delle persone veramente valide.

Il tema del convegno diocesano è “I genitori testimoni della bellezza e della vita”. La loro evangelizzazione e la loro accoglienza in parrocchia  sono una delle sfide maggiori per la diocesi di Roma, come ci spiega Don Marco della parrocchia della Santissima Annunziata.

R. – I genitori che fanno l’iniziazione cristiana devono essere supportati nel capire la loro vocazione di cristiani, di marito e moglie, con la complessità che si portano appresso, perché metà delle famiglie sono unite e metà delle famiglie sono divise. Allora, questo laboratorio dice: è importante che noi diamo valore, sostanza, a quella che è la loro vocazione, perché a partire dal loro vissuto, parlano di Cristo. Quindi noi come parrocchia ci dobbiamo interrogare: come li aiutiamo? Come li sosteniamo? Come gli facciamo fare le giuste domande e come li aiutiamo a trovare le risposte giuste?

Le famiglie – e questo è stato un altro degli argomenti dei laboratori – spesso subiscono delle ferite profonde al loro interno. Don Roberto, parroco di Sant'Ugo, ha coordinato uno dei gruppi e spiega quali dovrebbero essere le linee guida

R. – Credere che, anche se una persona ha una storia ferita o anche, volendo calcare ancor più la mano, ha sbagliato, il Signore continua a parlargli, che lo Spirito Santo gli propone percorsi. Quindi, entrare nella mentalità, come comunità cristiana, di fare un discernimento spirituale, nel senso alto del termine: cosa sta dicendo lo Spirito a queste persone ed aiutarle a scoprirlo.  

I risultati dei laboratori saranno consegnati al cardinale vicario Agostino Vallini e saranno presentati il 14 settembre.








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