2015-06-12 12:25:00

Ritrovato e presentato manoscritto sulla vita di San Francesco


“Laudato si’”: le prime parole della letteratura italiana saranno il titolo dell’Enciclica che il Papa presenterà tra qualche giorno. A proposito dell’autore di questa lauda, San Francesco d’Assisi, una recente scoperta letteraria getta nuova luce sulla sua figura e sulla sua grandezza spirituale. L’importante ritrovamento è stato presentato, per la prima volta in Italia, ieri a Bologna. Per noi c’era Luca Tentori:

“Tra povertà e creazione, sembra una vita di Francesco scritta per Papa Francesco, perché sono i temi più cari al Pontefice”.

Parola di Jacque Dalarun, professore di storia Medioevale al Centro nazionale di ricerca francese. E’ stato lui a scoprire, qualche mese fa presso un mercante d’arte americano, l’antico documento con la seconda ‘leggenda’ in assoluto scritta sul poverello di Assisi. Era l’anello mancante, di cui si ipotizzava l’esistenza, ma che ancora non era stato scoperto. L’opera è di Tommaso da Celano, a cui si deve anche la ‘Vita Prima’ redatta su commissione di Papa Gregorio IX.

“Con il tempo che passa Tommaso da Celano ha approfondito la vita di Francesco e ci ha lasciato una vita sì un po’ più breve ma aggiornata e soprattutto più meditata, più approfondita e quasi più intima”.

Nel XIII secolo fiorirono una ventina di ‘leggende’ intorno a San Francesco ma quest’ultima, appena ritrovata, appare tra le più fresche e profonde.

“Il tema della povertà è sviluppato in un modo incredibile per ben far capire che la povertà di Francesco non è una povertà simbolica, non è una figura spirituale: è la realtà sociale dei poveri. Francesco chiamava tutte le creature sorelle e fratelli ‘propter unum principium’. Perché tutti abbiamo un unico principio, un’unica origine”.

Entro fine mese il manoscritto sarà digitalizzato e accessibile a tutti sul sito della Biblioteca nazionale di Francia. E’ già stato pubblicato con il testo in latino e una versione in francese. Per l’italiano bisognerà aspettare la fine di quest’anno. Dal 25 al 27 settembre a Bologna si svolgerà il Festival Francescano dedicato a “Sorella Terra”: per l’occasione il professor Jacque Dalarun presenterà un suo libro sul “Cantico delle Creature”.

“Ho cercato di capire la sua dimensione storica, ho cercato di capire in che momento preciso della sua vita Francesco lo ha scritto e qual era la sua disposizione mentale. Era un uomo gioioso? Era un uomo afflitto? Cosa ha voluto dirci rispetto al contesto che viveva? Che in realtà era il contesto della malattia, dell’avvicinamento della morte e il fatto che lui era assolutamente cieco. Quindi questo inno al sole viene dal più profondo buio”.








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