2015-06-12 07:30:00

Iraq: gli Stati Uniti rafforzano la lotta contro lo Stato Islamico


Gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di costruire altre basi in Iraq per combattere contro i miliziani del cosiddetto Stato Islamico. Lo ha reso noto il Pentagono, che non esclude l’invio di altri soldati americani. Intanto continuano le atrocità commesse dall’Is. Ritrovati seicento corpi nelle fosse comuni di Tikrit. Il servizio di Michele Raviart:

Dopo l’annuncio dell’invio di 450 soldati americani nella provincia di Anbar, altri uomini potrebbero aggiungersi ai circa 3 mila militari statunitensi in Iraq. Un’ipotesi lanciata dal Pentagono, che per la prima volta ufficializza i costi della lotta allo Stato Islamico in Iraq e Siria. L’offensiva, iniziata lo scorso agosto, è costata finora 2,7 miliardi di dollari, circa 9 milioni di dollari al giorno. Oltre la metà viene speso nei raid, un quarto in armi, mentre il resto è utilizzato per missioni  e operazioni militari. Per il capo di stato maggiore congiunto, il generale Martin Dampsey, sarebbe pronto un nuovo piano di attacco lungo la direttrice Baghdad-Tikrit-Mosul e sarebbero necessarie nuovi basi. Un’eventualità minimizzata dalla Casa Bianca. Proprio a Tikrit, intanto, sono stati ritrovati in una fossa comune seicento corpi di giovani cadetti massacrati dallo Stato Islamico durante la presa della città. Sarebbe una delle più grosse atrocità commesse dall’Is, anche perché, secondo il governo iracheno, i giovani uccisi sarebbero almeno il doppio. Diffuso poi un video per celebrare il primo anno dalla conquista di Mosul. Nel filmato si vedono attentati ed esecuzioni compiute dai jihadisti, oltre a croci divelte e immagini di Gesù distrutte.








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