“Promuovere la famiglia, dono di Dio per la realizzazione dell’uomo e della donna e quale cellula fondamentale della società”, di fronte a una “concezione riduttiva” del matrimonio che causa anche tra i cristiani “una facilità nel ricorrere al divorzio o alla separazione di fatto”. Questa una delle raccomandazioni del Papa nel discorso consegnato questa mattina ai vescovi di Lettonia ed Estonia, ricevuti in "visita ad limina". Il servizio di Paolo Ondarza:
Famiglia, cellula fondamentale in una società
insidiata da relativismo e secolarismo
“La famiglia, luogo dove si impara a convivere nella
differenza”, va promossa. E’ la ferma convinzione espressa dal Papa ai vescovi di
Lettonia ed Estonia attivi “in una società a lungo oppressa da ideologie contrarie
alla dignità e alla libertà umana” e oggi di fronte ad “altre pericolose insidie,
quali secolarismo e relativismo": la famiglia – spiega Francesco – è “dono di Dio
per la realizzazione dell’uomo e della donna creati a sua immagine e “cellula fondamentale
della società”.
Concezione riduttiva e relativista del
matrimonio causa divorzio e separazioni
Oggi, constata il Santo Padre, il matrimonio è spesso
considerato una forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi
modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno; “tale concezione riduttiva -
evidenzia il Pontefice - influisce anche sulla mentalità dei cristiani, causando una
facilità nel ricorrere al divorzio o alla separazione di fatto”. Di qui l’invito ai
presuli ad interrogarsi sulla preparazione dei giovani fidanzati e ad assistere queste
situazioni, “affinché i figli non ne diventino le prime vittime e i coniugi non si
sentano esclusi dalla misericordia di Dio” .
Necessaria attenzione pastorale a famiglie
monoparentali
Il Papa chiede attenzione pastorale anche nei confronti delle tante famiglie monoparentali
presenti in Lettonia ed Estonia a causa di una crisi economica che ha favorito l’emigrazione.
“L’assenza del padre o della madre - spiega Francesco ai presuli - comporta per l’altro
coniuge una maggiore fatica, in tutti i sensi, per la crescita dei figli”. I vescovi
non sono soli nel loro compito: il Pontefice indica i sacerdoti al loro fianco, bisognosi
di formazione “sul piano della preparazione teologica e della maturità umana”. Preziosa
anche la presenza dei consacrati: “non li si apprezza solo per i servizi che rendono
- rileva il Santo Padre- ma prima ancora per la loro presenza che diffonde “in mezzo
al popolo di Dio il profumo di Cristo”.
Laici chiamati ad assumere responsabilità
nella Chiesa e nella società
Indispensabile inoltre il coinvolgimento dei laici, “chiamati ad assumere responsabilità”
nella Chiesa e nella società e ad approfondire la conoscenza della dottrina sociale
della Chiesa. “I fedeli laici - conclude il Papa - sono il tramite vivo tra ciò che
noi Pastori predichiamo e i diversi ambienti sociali. Sentano vicino il cuore della
Chiesa!”.
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