Il Sinodo generale ordinario sulla famiglia, in programma il prossimo ottobre in Vaticano, ed il Giubileo straordinario della misericordia, che si aprirà l’8 dicembre: sono stati questi i due punti focali della 308.ma Assemblea della Conferenza episcopale svizzera (Ces), svoltasi ad Einsiedeln. “I vescovi svizzeri – si legge nel comunicato finale dei lavori – si sono concentrati sui preparativi al Sinodo, in particolare sui risultati delle riflessioni sui temi principali dell’Assise, svoltesi in Svizzera la scorsa primavera, su impulso della stessa Ces”.
31 agosto, Giornata di studio su matrimonio e famiglia
I presuli elvetici, prosegue la nota, sono stati anche informati sull’esito della
Giornata di studio sulla famiglia, tenutasi a Roma, presso la Pontificia Università
Gregoriana, alla fine di maggio. L’iniziativa si è svolta su invito dei presidenti
delle Conferenze episcopali di Francia, Germania e Svizzera ed ha visto un gruppo
di vescovi di questi tre Paesi – tra i quali molti Padri sinodali - affrontare i temi
del prossimo Sinodo con l’obiettivo di arricchire la riflessione sui loro fondamenti
biblici e teologici. Le questioni esaminate a Roma verranno poi approfondite ulteriormente
nel corso di un incontro che la Ces ha organizzato per il 31 agosto a Berna. “Al centro
di questa giornata – prosegue la nota – ci sarà la riflessione su come colmare la
distanza presa da numerosi cattolici rispetto alla Chiesa sui temi del matrimonio
e la famiglia”.
Giubileo favorisca il dialogo interreligioso
La 308.ma Assemblea della Ces si è soffermata sul Giubileo straordinario della misericordia,
indetto da Papa Francesco, e che si terrà dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016.
“I vescovi svizzeri – prosegue la nota - invitano i fedeli a riscoprire le opere di
misericordia corporale e spirituale” ed a vedere nell’Anno Santo un’occasione per
“favorire il dialogo interreligioso con l’ebraismo e l’Islam”. Centrale anche l’invito
ad intraprendere un pellegrinaggio, come indicato da Papa Francesco nella “Misericordiae
Vultus”, la bolla di indizione giubilare.
L’importanza dell’opera caritativa della Chiesa
Altro tema esaminato dalla Ces è stato quello relativo agli abusi sessuali nel contesto
ecclesiale: “Nel 2014 – si legge nel comunicato – 12 vittime e 10 autori sono stati
resi noti alle diocesi. Tutti i casi risalivano al periodo 1950-2000, ad eccezione
di un solo episodio verificatosi nel 2013”. Conclusa l’Assemblea, la Ces ha incontrato
“Action de Careme”, (Adc) opera di aiuti dei cattolici nel Paese, per “uno scambio
di idee sullo sviluppo e le prospettive dell’azione caritativa cattolica in Svizzera”:
in particolare, i vescovi hanno espresso “il loro ringraziamento e la loro riconoscenza
per l’operato compiuto dall’Adc”. (I.P.)
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