2015-06-09 13:54:00

Vigilia ritiro mondiale sacerdoti del Rinnovamento Carismatico


“Chiamati alla santità per la nuova evangelizzazione”. E’ il tema del terzo Ritiro mondiale dei Sacerdoti, organizzato dal Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale e dalla Catholic Fraternity, che si apre domani pomeriggio a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano. All’incontro, che si concluderà domenica prossima, partecipano oltre 1.000 sacerdoti provenienti da 90 Paesi dei cinque continenti. Marina Tomarro ne ha parlato con Oreste Pesare, direttore esecutivo di Rinnovamento:

R. – Noi sentiamo che questo è un titolo, “profetico”: vuol dire che ha qualcosa da dire da parte di Dio. Sicuramente, da una parte c’è tutta una storia che dobbiamo riprendere: questo è il nostro terzo Ritiro mondiale per i sacerdoti e noi abbiamo sentito fortemente che la chiamata per i preti di oggi è quella di essere santi, per poter essere veri protagonisti di una nuova evangelizzazione.

D. – Perché è importante che i sacerdoti di tutto il mondo partecipino al Ritiro mondiale?

R. – Noi vogliamo metterci all’ascolto e sappiamo che lo Spirito Santo sta lavorando. E stiamo comprendendo che Egli ci sta spingendo a una nuova vita di santità per una nuova evangelizzazione. I preti, saranno circa un migliaio al ritiro, hanno sentito questa voce del Pastore e hanno risposto con generosità.

D. – Come si svolgeranno queste giornate?

R. – L’incontro comincerà con una Messa di apertura presieduta dal cardinale Stanislao Ryłko, che è il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Nella mattinata, ci saranno dei temi in cui si parlerà della santità e della nuova evangelizzazione, mentre i pomeriggi saranno pieni di testimonianze e ci saranno dei momenti di preghiera, che sarà fatta in otto lingue diverse. Chiaramente, il momento più bello di tutto il ritiro sarà il momento speciale con Papa Francesco. Egli ha deciso di essere con i sacerdoti per tutto il pomeriggio: arriverà per le 16, risponderà ad alcune domande fatte da loro e poi presiederà l’Eucarestia finale. Sarà veramente un momento dello Spirito.

D. – L’ultimo dei temi delle cinque giornate è proprio “Inviati per la nuova evangelizzazione”: quanto è importante oggi evangelizzare?

R. – Certamente, nella vocazione sacerdotale questo invio all’evangelizzazione già è presente. Ma quello che noi sentiamo che lo Spirito ci sta dicendo è che deve essere fatta con la vita. Oggi, abbiamo sempre più bisogno di persone che sappiano toccare il cuore della gente “assetata” di Dio. Anche se non lo sa, la gente è assetata di Dio.

Ma sull’importanza di questo Ritiro mondiale, ascoltiamo il commento di Michelle Moran, presidente di Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale:

R. – The Priests’ Retreat…
Il terzo Ritiro mondiale dei Sacerdoti, organizzato dal Rinnovamento Carismatico è stato costruito nel tempo. Ci sono stati due ritiri in precedenza: il primo, nel 1984, dal tema “Chiamata alla santità”, e poi, nel 1990, il secondo Ritiro mondiale dal titolo “Per una nuova evangelizzazione”. Quindi, avvicinandoci al 50.mo anniversario dall’inizio del Rinnovamento Carismatico cattolico e al Giubileo, abbiamo voluto tenere un terzo Ritiro Mondiale dei Sacerdoti. Quando abbiamo pregato per il tema, volevamo mettere insieme i due aspetti importanti dei precedenti incontri. Abbiamo così unito “Chiamati alla santità per una nuova evangelizzazione”. Questi due temi, infatti, mettono a fuoco entrambi l’aspetto missionario. Durante il ritiro, i sacerdoti avranno l’opportunità di riflettere sul proprio personale viaggio spirituale, per essere maggiormente preparati al loro ministero e alla loro missione. Penso che una delle ragioni per cui noi volevamo in questo momento unire queste cose insieme sia in risposta ad alcune delle cose di cui Papa Francesco ha parlato, specialmente ai sacerdoti. Egli ha messo in guardia contro un eccessivo attivismo e ha detto che le nostre azioni e le nostre attività devono provenire dall’essere in Cristo. Ha anche invitato i sacerdoti a non rimanere nascosti e vivere solo in chiesa e nella sacrestia, ma di impegnarsi nel mondo, nella missione e nell’evangelizzazione. Quindi, speriamo che durante queste giornate i sacerdoti possano riflettere sul vivere una ricca e buona vita interiore con la forza dello Spirito Santo e poi di essere in grado, di andare in missione per il mondo, in modo che il Vangelo possa essere divulgato davvero fino alle estremità della Terra.








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