“Il nostro desiderio è riportare la pace nella regione, perché senza la pace non è possibile lo sviluppo tanto atteso dalle popolazioni locali” ha affermato don Edouard Mobili, Segretario generale dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Centrale (Aceac), nel presentare l’Istituto per la pace e la riconciliazione nella regione dei Grandi Laghi africani, che da decenni al centro di diversi conflitti. L’iniziava è stata intrapresa dall’Aceac, che raggruppa i vescovi di Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Rwanda.
La sede dell'Istituto a Bukavu
Non a caso è stata scelta come sede dell’Istituito la città congolese di Bukavu, alla
frontiera dei tre Paesi. Bukavu è inoltre il capoluogo del Sud Kivu, la provincia
dell’est della Repubblica Democratica del Congo che, insieme al Nord Kivu, è sconvolta
delle attività di diversi gruppi armati, alcuni originati nei Paesi confinanti.
L'Istituto uno strumento pastorale ed accademico
Il nuovo Istituto, che diverrà operante a ottobre, è visto come uno strumento allo
stesso tempo pastorale e accademico. Verranno offerti cinque Master complementari
sui seguenti temi: pace, ambiente e risorse naturali; pace, gender e problematiche
della famiglia; pace e media; pace e buon governo; pace ed educazione civica. L’istituto,
la cui sede è stata ricavata in un’ala del seminario maggiore di Bukavu, ha come partner
l’Università cattolica di Bukavu, l’Università cattolica e quella pubblica di Kinshasa,
la cattedra Unesco di Bukavu; l’Università del Rwanda e l’Università di San Diego
negli Stati Uniti. Le lingue di lavoro sono francese e inglese. (L.M.)
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