2015-06-08 08:41:00

Brasile. Appello p. Chiera: no a taglio fondi per i “meninos de rua”


"Abbiamo Case per neonati abbandonati, Case per portatori di handicap, Case di accoglienza per bambini e adolescenti in situazioni di rischio personale e sociale. Adesso dobbiamo chiudere tutto e gettare i nostri figli nella strada?”. E’ l’accorato interrogativo che padre Renato Chiera, fondatore della “Casa do Menor” di Rio de Janeiro, rivolge in una lettera aperta alla Presidente brasiliana Dilma Rousseff. L’appello arriva dopo la comunicazione che il governo federale non darà più alla Ong gli aiuti finanziari pattuiti a causa della crisi economica che sta attraversando il Paese latinoamericano.

Investire risorse nel riscatto dei "meninos de rua"
Padre Chiera, che da 37 anni è in Brasile ed ha salvato dalla strada migliaia di “meninos de rua” chiede al governo di ritornare sui suoi passi e sottolinea con amarezza che si trova il denaro per “punire, aumentare il numero delle prigioni” ma non per “aiutare chi lotta e riscatta vite”. La “Casa do Menor”, si legge nella lettera alla Roussef, “non può sopportare e affrontare per più di un mese questa situazione per assistere 3 mila bambini e adolescenti che sono ospitati nelle proprie strutture di accoglienza”. “Un Paese che abbandona i suoi figli più sofferenti e deboli – conclude padre Chiera – non avrà futuro”. (A cura di Alessandro Gisotti)








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