“Si tratta del secondo, gravissimo episodio di attacco contro i cristiani nel West Bengal” e per questo “esprimo la mia più ferma condanna”. Interpellato dall'agenzia AsiaNews, non usa mezzi termini l’attivista cristiano Sajan K. George, presidente di Global Council of Indian Christians (Gcic), contro “il gruppo di miscredenti” che ha “vandalizzato” la Believers Church School a Madhyamgram, nel distretto dei 24 Pargana Nord, nell’India orientale.
Panico e terrore tra i presenti nell'Istituto
L’attacco contro la scuola missionaria è avvenuto ieri; un gruppo di anonimi assalitori
ha attaccato la struttura, distrutto suppellettili e mobili, spruzzato del disinfettante
nei filtri dell’acqua. I vandali hanno anche preso scorte alimentari e altro materiale
depositato nei magazzini, sparpagliandolo in diverse aree del campus. Testimoni raccontano
che l’attacco ha seminato “panico” e “terrore” fra le persone presenti nell’istituto
educativo. I responsabili della struttura cristiana hanno sporto denuncia alle forze
di polizia di Madhyamgram, aggiungendo che sono state rinvenute anche scritte ingiuriose
sui muri. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo e stanno dando la caccia agli autori
del gesto, anche se finora gli assalitori non hanno un nome, né una precisa identità.
Appello al governo per gli attacchi contro le minoranze
Ad AsiaNews l’attivista cristiano Sajan K. George ricorda che “i cristiani sono una
comunità minuscola e pacifica” dell’India, impegnata a “servire la nazione attraverso
gli istituti educativi, senza praticare alcuna discriminazione”. Per questo “è ancor
più grave”, avverte il leader di Gcic, che ad essere colpita da anonimi assalitori
sia proprio una scuola. Il portavoce dell’arcidiocesi di Delhi padre Savarimuthu Sankar
sottolinea che “é necessario mantenere la pace” e la “sicurezza” di ciascun “cittadino”.
Egli ricorda anche i numerosi episodi avvenuti di recente di discriminazioni, abusi
e violenze contro minoranze e luoghi di culto, appellandosi al governo perché tuteli
la salute e i diritti di tutti.
Aumentati gli attacchi degli estremisti indù contro le minoranze religiose
L’incremento di episodi di violenze e intolleranze a sfondo confessionale in India
è confermato anche dal Rapporto 2015 sulla libertà religiosa in India, presentato
il 1 maggio scorso dalla Commissione Usa per la libertà religiosa nel mondo. Dalle
elezioni generali dello scorso anno e la conseguente vittoria del premier Narendra
Modi “sono aumentati gli attacchi compiuti da estremisti indù contro le minoranze
religiose. Inoltre si sono moltiplicati i commenti sprezzanti e discriminatori da
parte di politici collegati al Bharatiya Janata Party al governo, che non vengono
sanzionati per il loro comportamento”. (N.C.)
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