2015-06-02 16:00:00

Partiti alla verifica interna dopo un voto ad alta astensione


All’indomani del voto di domenica e lunedì, per le forze politiche è tempo di riflessione e di verifica interna e nelle alleanze: particolarmente duro lo scontro nel Pd, mentre il centrodestra molto frammentato, si trova alle prese con una Lega in crescita. Su tutto si impone il dato dell’astensionismo che ha segnato le elezioni, mentre il presidente Mattarella  dice ai partiti: troppa litigiosità allontana le persone dal voto. Adriana Masotti ha sentito Francesco Bonini, docente di storia delle istituzioni politiche alla Libera Università Maria SS. Assunta di Roma:

R. – Certamente questo è il dato più incontrovertibile. Quanto alle possibili spiegazioni, anzitutto c’è una questione relativa all’offerta politica: probabilmente in molte situazioni i cittadini hanno ritenuto di non trovare un’offerta politica adeguata, anche perché l’istituto regionale è un istituto percepito come costoso, non particolarmente utile e quindi lontano dai cittadini. In secondo luogo c’è anche – a mio avviso – un problema più ampio ed è quello relativo al fatto che questa politica non appassiona e non interessa: nel senso che l’agenda politica ovvero le possibilità che le diverse forze politiche rappresentano di incidere realmente sui problemi dei cittadini, queste possibilità sono percepite come scarsissime. E quindi valutando il tasso di risposta ai problemi concreti come molto basso, molti preferiscono staccare la spina. Certamente, per tornare a votare, occorre essere motivati a partecipare e su questo piano credo che si stia facendo molto poco e la qualità delle forze politiche sia, in questo momento, molto, molto bassa.

D. – E’ arrivato proprio il momento per i partiti della riflessione su se stessi: prima di tutto c’è la questione del Pd, ma anche per il centro-destra non è facile la ricostruzione con Salvini, che si presenta come il possibile leader e la vera alternativa a Renzi…

R. – Sì, sono usciti un po’ tutti ammaccati da queste elezioni. Certamente la prima mossa spetterà al governo ovvero a Renzi, che probabilmente dovrà rivedere alcune cose perché la sua politica di accelerazioni continue non sembra dare risultati decisivi. Renzi sostanzialmente ha due alternative: o accelerare ancora di più, soprattutto per quanto riguarda la riorganizzazione del partito, oppure costruire un percorso più lungo e più stabile. Per quanto riguarda il centro-destra occorre valutare un percorso di ricostruzione, che sarà certamente molto lungo perché le distanze sono ancora molto significative. Attualmente la questione dell’eredità del dopo-Berlusconi è ancora apertissima. E poi abbiamo il Movimento 5 Stelle che conferma una sua presenza: questo è un altro dato abbastanza significativo uscito dalle elezioni. Insomma, lavori in corso per tutti!

D. – E in un momento particolare e delicato, in cui sembra che cominci una ripresa, però da assecondare e tutta da vedere…

R. – Anche perché è una ripresa bizzarra, in quanto questa ripresa avverrà senza creare nell’immediato nuovi posti di lavoro e con l’aumento dei prezzi: ovvero una ripresa pilotata dell’infrazione che serva a stoppare la deflazione. Quindi lo scenario, anche di questa – tra virgolette – ripresina per la gente comune, cioè per tutti noi cittadini elettori, non è ancora uno scenario brillante.

D. – Pensando alla festa di oggi: i valori della Repubblica, d’accordo le Forze Armate e tutto il contributo che hanno dato e danno in tanti contesti, ma cosa dovremmo ricordare oggi per dare nuovo smalto alla Repubblica Italiana?

R. – Io direi tutti coloro che fanno quotidianamente il proprio dovere. Ci sono tantissime persone nell’amministrazione dello Stato, nella scuola, nell’industria, nel commercio che fanno quotidianamente il proprio dovere. E poi tutte le famiglie: Papa Francesco ha parlato recentemente dell’ “eroismo” nel condurre un famiglia. Ecco, tutti costoro sono i festeggiati della Repubblica e questo ci permette di guardare al futuro con fiducia e anche di impegnarci nel migliorare e nel premiare veramente chi fa il proprio dovere.  








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