2015-06-01 08:03:00

L'Is avanza in Iraq e Libia. Ucciso il regista dei video jihadisti


La lotta contro il sedicente Stato Islamico fa registrare alti e bassi. In Iraq ucciso in un raid il regista dei video del terrore, ma cresce la preoccupazione per le minoranze, soprattutto quella cristiana, alla quale porterà la sua solidarietà la Chiesa ambrosiana. Intanto, in Libia sanguinoso attacco dei jihadisti. Il servizio Giancarlo La Vella:

Si tratta di un’autobomba esplosa a Misurata, la città del Golfo di Sirte, nella Libia occidentale. Obiettivo: un posto di controllo su una delle strade di accesso alla popolosa città. Immediata la rivendicazione sul web dello Stato Islamico. Il bilancio delle vittime è di 5 morti e una decina di feriti. Non si tratta di un episodio isolato. Secondo la stampa americana, il Califfato starebbe avanzando proprio nella zona di Sirte e il governo di Tripoli, quello sostenuto dalle milizie islamiste, ha lanciato un appello alla mobilitazione armata contro l'Is. In un altro scenario, quello iracheno, stesso clima di guerra. In uno dei raid della coalizione nella regione di Al Anbar è stato ucciso Abu Samra, considerato il regista dei sanguinari video dell’Is. Lo conferma il ministero dell'Interno iracheno. Nel bombardamento ucciso anche il documentarista, Abu Osama al-Amriky, di nazionalità americana. Per le minoranze in fuga dalla violenze, in particolare quella cristiana, la solidarietà dell'Arcivescovo di Milano, card.  Scola, che sarà in Libano e in Iraq dal 16 al 20 giugno. Il porporato, con la Caritas Ambrosiana, ha lanciato una raccolta di fondi straordinaria per sostenere le migliaia di famiglie ddi profughi, riparate ad Erbil, nel Kurdistan iracheno








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