Nuove restrizioni in vista per la divulgazione di pubblicazioni cristiane con il termine “Allah” in Malesia. Dopo la sentenza con cui lo scorso 21 gennaio il Tribunale federale ha chiuso l’annoso contenzioso con il Governo del settimanale cattolico “Herald Malaysia” respingendo l’ennesimo ricorso presentato dalla Chiesa cattolica, il Governo ha annunciato nuove linee guida, secondo le quali le Bibbie e i testi religiosi cristiani in malay potranno essere importate solo negli Stati orientali del Sabah e nel Sarawak e portate nella Malesia continentale dai cristiani ivi residenti esclusivamente per uso personale, previa autorizzazione di un organismo governativo.
Misure incostituzionali per i cristiani
Le nuove procedure – hanno spiegato le autorità malesi - sono state decise dopo il
sequestro, a novembre, di libri e Cd cristiani da parte della dogana dell’aeroporto
di Kota Kinabalu a un pastore proveniente dall’Indonesia. Secondo i leader cristiani,
esse sono incostituzionali e contraddicono l’impegno assunto quattro anni fa dal premier
Najib Razak e confermato nel 2012 in una sua lettera al vescovo anglicano Ng Moon
Hing ad autorizzare la distribuzione di testi religiosi cristiani in tutto il territorio
nazionale “L’autorizzazione richiesta alle religioni non musulmane per l’importazione
di materiale religioso è una chiara violazione della Costituzione federale e dello
spirito della soluzione” proposta dal Primo Ministro, ha dichiarato il presidente
della Federazione cristiana della Malesia (Cfm), Eu Hong Seng, citato dall’agenzia
Ucan. Un altro leader cristiano contesta l’idea che un organismo musulmano possa decidere
cosa possono o non possono non leggere i fedeli cristiani: “L’impressione è che vogliano
controllare quello che leggiamo sulla nostra fede”, ha detto.
In Malesia, nazione di oltre 28 milioni di abitanti in maggioranza musulmani, i cristiani sono la terza confessione religiosa con 2,6 milioni di fedeli, pari al 9% della popolazione, in larga parte concentrati negli Stati di Sarawak e Sabah. Un dizionario latino-malese vecchio di 400 anni dimostra come, sin dall'inizio, il termine "Allah" era usato per definire Dio nella Bibbia in lingua locale. (L.Z.)
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