L'arcivescovo di Bogotà, il card. Rubén Salazar Gómez, parlando alla stampa locale ha ribadito che la guerra deve finire e che si deve arrivare al più presto ad un accordo tra il governo e le Farc. Come segnala la nota ripresa dall'agenzia Fides, il cardinale ha detto espressamente: "Basta! Niente più morti! Credo che sia un campanello d'allarme perché i negoziatori prendano sul serio che non possono continuare indefinitamente a risolvere piccoli o grandi differenze sul tavolo del dialogo a L'Avana. Bisogna arrivare al più presto possibile a mettere fine al conflitto, in modo che non ci sia più neanche un morto!".
Ripresi i colloqui di pace a L'Avana
Le delegazioni del governo colombiano e delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della
Colombia) hanno ripreso ieri i negoziati di pace a L’Avana, dopo alcuni giorni di
tensione. Il 22 maggio infatti i guerriglieri avevano preso la decisione di sospendere
il cessate il fuoco in vigore dal dicembre del 2014 dopo che 26 dei suoi combattenti
erano stati uccisi in un’offensiva dell’esercito colombiano. Altri cinque guerriglieri
sono stati uccisi in un nuovo raid questo fine settimana.
La pace non sarà mai raggiunta inasprendo il conflitto
Secondo dati raccolti da Fides un membro della delegazione delle Farc, Pablo Catatumbo,
ha dichiarato: “Senza dubbio gli avvenimenti della settimana scorsa sono un passo
indietro nei progressi fatti finora al tavolo dei negoziati. Questa è la strada sbagliata,
ed è ovvio che la pace non sarà mai raggiunta con un aumento del conflitto”. Nel fine
settimana l’esercito colombiano si è mobilitato in vista di una possibile ripresa
del conflitto. (C.E.)
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