2015-05-25 15:00:00

Card. Bo al governo birmano: misericordia con i boat people


“Un'agonia immensa si svolge sui mari del Sudest asiatico: una nuova ondata di boat people, fuggiti a causa di povertà e conflitti da Myanmar e Bangladesh, è alla deriva nei mari. Sfruttati da trafficanti senza scrupoli, uomini, donne e bambini sono ammassati in squallidi barconi e spesso muoiono in mare. Una nuova ferita si apre. Lasciamo che misericordia e compassione scorrano come un fiume nella terra di Bhudda”: è l’appello lanciato dal card. Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, mentre è ancora in corso l’emergenza dei rifugiati Rohingya, che cercano asilo in nazioni come Thailandia, Malaysia, Indonesia.

Card. Bo condanna la violenza delle frange buddiste e l'ostilità del governo
In un messaggio inviato all'agenzia Fides, il cardinale ricorda i boat people del Vietnam e anche gli sbarchi nel Mediterraneo, e afferma: “I profughi fuggono per cercare dignità e sicurezza. Con un grande gesto di umanità, Malesia, Filippine e Indonesia hanno aperto le loro porte. Il governo del Myanmar ha salvato due barche alla deriva. Questo gesto, proveniente da una nazione devota al Signore della Compassione, Buddha, è altamente lodevole” afferma. Ma, aggiunge, in tempi recenti nel Paese si sono diffusi “l’odio e la negazione del diritto”, riferendosi alla violenza perpetrata da frange buddiste nei confronti dei musulmani Rohingya e all’ostilità mostrata dal governo birmano.

Obbligo morale di proteggere la dignità di tutte le persone umane
Mons. Bo rimarca: “ Sollecitiamo fortemente il governo a non consentire che discorsi di odio sovvertano la gloriosa tradizione birmana di compassione. I cittadini del Myanmar hanno l'obbligo morale di proteggere e promuovere la dignità di tutte le persone umane. Una comunità non può essere demonizzata e non le si possono negare i suoi diritti di base come l’identità, la cittadinanza e il diritto di essere comunità”.

Il porporato invoca compassione e misericordia
Citando grandi monaci buddisti che sono “faro di compassione per il mondo”, l’arcivescovo ricorda che “questa religione presenta la compassione come la virtù più nobile” rivolta a tutti gli esseri viventi, animati e inanimati. Compassione e misericordia sono due occhi di questa nazione, che permettono una visione di pace e dignità. Lasciate che misericordia e compassione scorrano come un fiume nella nostra terra” conclude il card. Bo. (P.A.)








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