2015-05-24 10:53:00

Papa: divisione cristiani è ferita. Viviamo ecumenismo del sangue


La divisione tra i cristiani “è una ferita nel corpo della Chiesa”, ma colui che perseguita oggi i cristiani sa che sono fratelli, “sono discepoli di Cristo”: stiamo vivendo l’‘ecumenismo del sangue’. Queste le parole di Papa Francesco nel videomessaggio per la Giornata per l’Unità Cristiana, celebrata ieri a Phoenix, in Texas. L’evento promosso dal ‘Movimento John 17’ in collaborazione con la diocesi di Phoenix e in occasione della Solennità di Pentecoste, è stato incentrato sul tema: “Padre, che siano in noi una cosa sola perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. Il servizio di Giada Aquilino:

Divisione tra i cristiani, ferita che non deve permanere
La divisione tra i cristiani “è una ferita nel corpo della Chiesa di Cristo”: “non vogliamo che questa ferita permanga”. Così Papa Francesco nel videomessaggio per la Giornata per l’Unità Cristiana celebrata in Texas. Tale divisione, spiega, “è opera del padre della menzogna, del padre della discordia, che cerca sempre di fare in modo che i fratelli siano divisi”.

Oggi è in atto un ‘ecumenismo del sangue’
Guardando a ciò che succede oggi nel mondo, il Pontefice mette in evidenza come ci sia “qualcuno che ‘sa’ che, nonostante le differenze, siamo uno”: “è colui che ci perseguita”:

“El que persigue hoy día a los cristianos...
Colui che perseguita oggi i cristiani, che ci unge con il martirio, sa che i cristiani sono discepoli di Cristo: che sono uno, che sono fratelli! Non gli importa se sono evangelici, ortodossi, luterani, cattolici, apostolici… non gli importa! Sono cristiani. E quel sangue si unisce. Oggi stiamo vivendo, cari fratelli, “l’ecumenismo del sangue”. Questo ci deve spingere a fare quello che oggi stiamo facendo: pregare, parlare tra noi, accorciare le distanze, affratellarci sempre di più”.

Cercare insieme grazia dell’unità
Francesco sollecita quindi i cristiani a cercare e chiedere “insieme la grazia dell’unità”, che - afferma - “sta germogliando tra noi”: quella unità “che inizia suggellata da un solo Battesimo”, che stiamo cercando “uniti nel cammino”, nella preghiera “gli uni per gli altri”, quella unità “del lavoro comune nell’aiutare i fratelli” che credono “nella sovranità di Cristo”.

Lo Spirito Santo ci dona l’unità
Il Papa si dice “convinto” che l’unità “non la faranno i teologi”:

“Si esperamos que los teólogos se pongan de acuerdo...
Se aspettiamo che i teologi si mettano d’accordo, l’unità sarà raggiunta il giorno successivo a quello del Giudizio Finale. L’unità la fa lo Spirito Santo, i teologi ci aiutano, ma ci aiutano le buone volontà di tutti noi che siamo in cammino e con il cuore aperto allo Spirito Santo”.

Con la certezza “che abbiamo un solo Signore”, Gesù, che vive “in ciascuno di noi” e “ci ha inviato lo Spirito” promesso affinché si realizzi l’“armonia tra tutti i suoi discepoli”, Francesco invita a pregare il Padre perché “ci conceda la grazia che tutti siano uno”.








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