2015-05-24 14:00:00

Malawi. Vescovi: Stato dia priorità a vittime alluvioni


Il bilancio statale del Malawi dia priorità alle vittime delle alluvioni: è quanto ha chiesto padre Emmanuel Chimombo, segretario generale facente funzioni della Commissione episcopale Giustizia e pace del Paese africano, durante un incontro con i parlamentari cattolici, in vista dell’esame del bilancio statale 2015-2016. “Vi esortiamo - ha detto il sacerdote, citato dall’agenzia Fides - a prendere in considerazione la grave situazione di coloro che sono stati colpiti dalle inondazioni e dalla siccità. Attraverso l’attuale analisi del bilancio, potrete aiutare le persone colpite, così che possano rimettere in sesto le loro vite”. In particolare, ha aggiunto padre Chimombo, è importante “rafforzare nella popolazione la capacità di produrre cibo, fornendole le risorse necessarie ad integrare il raccolto invernale”.

Paese in ginocchio, manca 30 per cento del cibo necessario
Le alluvioni dello scorso gennaio, durate circa due settimane, hanno provocato 275 morti e costretto allo sfollamento più di 230mila persone in 15 dei 28 distretti del Malawi. A causa delle inondazioni, oltre 64mila ettari di terra coltivabile sono stati devastati, in un Paese in cui l’agricoltura rappresenta il 30 per cento del prodotto interno lordo. Non solo: successivamente,  la siccità ha distrutto i raccolti al punto che ora manca il 30 per cento del cibo necessario. Per questo, la Commissione episcopale Giustizia e Pace chiede che il budget statale sia finalizzato alla realizzazione di piani di recupero a medio e lungo termine, e non limitati alla sola fase di emergenza.

Le iniziative della Chiesa in favore dei bambini più bisognosi
Dal suo canto, la Chiesa cattolica non resta a guardare e sono numerose le iniziative avviate per sostenere la popolazione: tra queste, il gruppo di volontariato “S.O.S. Infanzia Negata”, nato nel 2004 e dal 2008 coinvolto in progetti di sviluppo nel Paese africano, in particolare nella diocesi di Dedza. “Ad attirare la nostra attenzione - spiega don Alfonso Raimo, presidente dell’associazione - è stata la condizione deplorevole dei bambini. Abbiamo deciso, così, di dare vita al ‘Progetto Malawi’ per far fronte ad un’emergenza, sanitaria e scolastica, dei bambini colpiti dall’Aids o rimasti orfani a causa del virus”.

Allarme per Aids, malaria e colera
“Il Progetto - continua il sacerdote - è stato concepito in collaborazione con la Commissione per la salute della diocesi di Dedza, e prevede diverse iniziative in favore dei bambini poveri e ammalati, assistiti nei centri medici diocesani” e che devono combattere con “la mancanza di cibo ed acqua potabile, la malaria, il colera ed altre malattie endemiche”. Per questo, la diocesi di Dedza garantisce l’assistenza sanitaria attraverso alcuni presidi medici dislocati su tutto il territorio.

In corso il progetto diocesano “Villaggio del sole”
Attualmente, spiega ancora padre Raimo, “è in corso un progetto che prevede la costruzione del ‘Villaggio del sole’ che ospiterà e curerà i bambini più bisognosi dai 2 ai 6 anni. È stato pensato come un centro di assistenza ed accompagnamento diurno, con possibilità di residenza, nel quale offrire ai minori particolarmente bisognosi assistenza sanitaria, nutrimento e stimoli didattici, senza sradicarli dai contesti di origine”. Ma è necessario “muoversi in fretta - conclude il sacerdote - perché le devastanti alluvioni che colpiscono periodicamente il Malawi continuano a mietere vittime”. (I.P.)








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