2015-05-17 13:46:00

Jihadisti si ritirano da Palmira, uccisi 4 capi in raid americano


Sono una trentina tra i miliziani del sedicente Stato islamico e 47 tra i soldati governativi, le vittime della sanguinosa battaglia di ieri intorno al prezioso sito archeologico di Palmira, in Siria, dal quale sembra che i jihadisti stiano battendo in ritirata. Il servizio di Roberta Barbi:

Avrebbero lasciato l’intera area a nord di Palmira, mantenendo solo il controllo di un villaggio nei dintorni, i miliziani dell’Is, che da giorni stavano avanzando verso la “sposa del deserto”, come fu soprannominata la splendida città siriana patrimonio dell’Unesco per la cui sorte in questi giorni ha tremato tutto il mondo. Il prezzo della battaglia di ieri, però, è stato alto, con decine di vittime da entrambe le parti. Tra i morti anche alcuni capi del movimento: oltre ad Abu Sayyaf, anche il viceministro della Difesa, il responsabile della comunicazione e un quarto leader non ancora identificato. E mentre l’Is procede conquistando un sito petrolifero vicino a Tadmur e infuriano gli scontri nell’area di Shaer, dove si trova un giacimento di gas recentemente riconquistato dalle forze lealiste, un consigliere del governo riconosciuto di Tobruk rivela alla Bbc l’infiltrazione di jihadisti tra i profughi che arrivano in Europa sui barconi in partenza dalle coste libiche. Già mesi fa Frontex aveva avvertito della possibile presenza di terroristi sulle rotte migratorie del Mediterraneo, finalizzata alla progettazione di attentati nel Vecchio Continente.  








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