2015-05-17 11:45:00

Il Papa prega per il Burundi: no alle violenze


Al Regina Caeli, Papa Francesco ha elevato la sua preghiera per il Burundi, che continua a vivere momenti di grave tensione dopo il fallito golpe di questi giorni. Queste le sue parole:

“Vorrei anche invitare a pregare per il caro popolo del Burundi, che sta vivendo un momento delicato: il Signore aiuti tutti a fuggire la violenza e ad agire responsabilmente per il bene del Paese”.

Dopo il fallito golpe, cinque generali sono stati arrestati. Ma nella capitale Bujumbura ci sono state nuove proteste. Decine di manifestanti sono scesi per le strade protestando contro la decisione del presidente Pierre Nkurunziza di candidarsi per un terzo mandato, in violazione alla Costituzione. I militari li hanno dispersi. Il capo di Stato, apparso per la prima volta in pubblico a Bujumbura dopo il putsch, durante una conferenza stampa ha parlato della possibilità di un leggero rinvio delle elezioni in programma per fine maggio. Ha quindi denunciato i pericoli dell'estremismo islamico. Intanto, circa 100.000 persone, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono fuggite verso i Paesi vicini dei Grandi Laghi, tra cui Tanzania, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo. Si prevede che il numero di rifugiati aumenti. A denunciarlo è l'Unicef. "Molti bambini che arrivano alle frontiere sono in cattive condizioni di salute, sono non accompagnati o sono stati separati dalle loro famiglie. Hanno urgente bisogno di aiuto, cibo e protezione".








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