2015-05-07 14:34:00

Voto in Gran Bretagna. Bipartitismo in crisi e società divisa


Per la prima volta gli inglesi potrebbero fare i conti con un Parlamento senza maggioranza. Con il rischio, senza accordi elettorali tra partiti, di tornare a votare entro pochi mesi. O addirittura con una maggioranza di coalizione guidata dai laburisti che secondo i sondaggi dovrebbero, sia pure di poche percentuali, dietro ai conservatori accreditati della vittoria. Con gli euroscettici al 14%, secondo i sondaggi, ma penalizzati nei seggi dalla legge elettorale inglese che premia i due maggiori partiti nazionali e punisce i partiti nazionali intermedi. Con noi Lorenzo Losi, presidente delle ACLI Gran Bretagna e vice segretario del Consiglio generale degli Italiani all'Estero per l'Europa e il Nord Africa. 

"Le elezioni della Gran Bretagna sembrano caratterizzate dall'assenza dei grandi temi internazionali e dalla crisi di leadership dei partiti politici, con scarsa presa sull'opinione pubblica, oggi più che mai divisa nella società britannica. Poco discussa anche l'appartenenza della Gran Bretagna all'Unione Europea". 

In questo quadro, il Partito nazionale scozzese, potrebbe essere l'ago della bilancia della politica britannica. 








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