2015-05-06 13:51:00

Giuramento delle Guardie Svizzere. Parolin: è una missione


Il Papa ha salutato all’udienza generale anche le famiglie delle 32 nuove Guardie Svizzere in occasione del giuramento, nel pomeriggio, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, giorno in cui si commemora la morte di 147 soldati elvetici caduti in difesa del Papa nel Sacco di Roma, nel 1527. Stamani il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha celebrato una Messa in San Pietro per l'evento: “Compito della guardia - ha detto nell'omelia - non è un mestiere, ma una missione, non un lavoro, ma una vocazione”. Il porporato ha incoraggiato le nuove Guardie Svizzere a non accontentarsi “delle cose mediocri, effimere” e ad impegnarsi “con l’entusiasmo dei giovani per le cose grandi, vere, per il Signore, che è la sorgente e il fondamento di tutto”.

“Prestando il vostro prezioso servizio – ha quindi aggiunto il porporato – non  contano solo le vostre capacità e competenze, pure importanti. Il fondamento portante, la base, è la fede nella presenza e nell’aiuto del Signore, solo con Cristo il servizio porta crescita e da frutto, altrimenti sarebbe un funzionamento da macchina senza vita senza crescita e senza futuro”. Nel pomeriggio il solenne giuramento delle 32 nuove guardie sulla bandiera del corpo davanti a mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato. Tra  di loro 24 sono di lingua tedesca, 7 di lingua francese e uno di lingua italiana.








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