All'Onu bozza sul contrasto immigrazione. Cir: si nega la speranza

Continua l'emergenza sbarchi. Dopo l'ultima tragedia segnalata ieri nel canale di Sicilia, che avrebbe provocato una quarantina di morti, oggi altri 600 migranti sono arrivati a Napoli e altri 424 sono attesi al la Spezia. Intanto il governo italiano ha presentato ai Paesi europei del Consiglio di Sicurezza Onu una proposta per una bozza di risoluzione contro i trafficanti di migranti, critiche nel merito le associazioni in difesa dei diritti umani. Giampiero Guadagni:

Potrebbe essere votata il 18 maggio dal consiglio di sicurezza dell'Onu la bozza di risoluzione presentata dall'Italia per fare fronte all'immigrazione illegale. Lo ha riferito da Varsavia il ministro degli Esteri Gentiloni, spiegando che l'obiettivo è ottenere un quadro legale che  consenta di effettuare singole operazioni contro  i trafficanti. Aggiunge il titolare della Farnesina:  la strada non è in discesa, ma nella comunità internazionale c'è una consapevolezza condivisa che si deve fare qualcosa contro il traffico degli esseri umani. La proposta italiana è stata comunicata ai Paesi europei membri del Consiglio di sicurezza: Gran Bretagna e Francia; oltre ai paesi non permanenti: Spagna e Lituania, e in questa settimana verrà fatta circolare tra gli altri componenti. La bozza di risoluzione  punta tra l'altro ad autorizzare una missione dell'Unione europea per prevenire il traffico di immigrati, e riguarderà anche le coste e le acque territoriali libiche. La bozza, precisano fonti diplomatiche del Consiglio di Sicurezza, è sotto l'ombrello del Capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, che in extrema ratio può prevedere anche azioni di forza navali, aeree e terrestri.

 

Dure critiche vengono dal Consiglio Italiano per i rifugiati al microfono di Massimiliano Menichetti, il direttore Christopher Hein ribadisce che non si tengono più in conto le persone, ma si ipotizza l'uso delle armi per tenerle in Libia dove non esistono i diritti più elementari: