Un museo della memoria virtuale è stato inaugurato ieri mattina a Bologna per ricordare le stragi degli Anni di piombo in Emilia Romagna. Si tratta di un portale web voluto dall’Associazione dei familiari delle vittime della stazione di Bologna e supportato dall’assemblea legislativa regionale. Un progetto rivolto in particolare alle scuole: a studenti e insegnanti perché la memoria di quei giorni non vada perduta. Per noi c’era Luca Tentori:
È stato il decennio della partecipazione civile e delle riforme, ma anche quello delle vittime e dei carnefici». Così scrisse il figlio di Aldo Moro, Giovanni, ricordando gli anni settanta, così ricchi di cambiamenti, ma anche pieni di sangue e di violenza.
Stragismo tra storia e memoria
Da ieri un nuovo sito raccoglie materiale fotografico
e video, percorsi di studio e documenti di quelle stragi terribili come alla stazione
di Bologna nel 1980 o ai treni Italicus e Rapido 904. Le pagine di www.mappedimemoria.it
sono nate perché suoni e sequenze in bianco e nero o a colori ingialliti possano continuare
a raccontare, ancora, quella triste storia anche alle giovani generazioni. Così spiega
il progetto la storica Anna Venturoli coinvolta nel rapporto con le scuole:
“Andiamo presso la sede dell’Associazione dei familiari delle vittime, ascoltiamo le testimonianze e facciamo la contestualizzazione storica. Questo mettere insieme storia e memoria permette ai ragazzi di immedesimarsi in quello che è successo e capire più a fondo cosa vuol dire una strage e come si reagisce a una strage”.
Bologna, 2 agosto 1980
Stazione centrale di Bologna, nessun luogo in Italia
è più simbolico per parlare degli “Anni di piombo”, e proprio lì ieri mattina alcune
classi di scuola superiore hanno assistito alla presentazione di mappedimemoria.it:
R. – E’ una cosa molto toccante venire qua in prima persona e vedere il luogo dove è accaduto.
R. – Pensare che la maggior parte delle persone sono venute qui per una coincidenza e si ritrovano una cosa così colpisce.
R. – Quelle persone erano là per salutare i loro familiari e per fare un viaggio dopo il lavoro e all’improvviso scoppia questa bomba… come a dire, i loro sogni sono infranti.
Una storia che cerca spazi
Pagine dolorose per la storia della democrazia italiana,
che spesso non trovano spazio nei testi scolastici e diventano così sconosciute ai
ragazzi e giovani di oggi. Il nuovo portale cerca di raccontare con la cronaca, di
informare con le inchieste giudiziarie, di ricordare con i volti e le testimonianze
di chi ha scritto in prima persona, con dolore, gli anni Settanta.
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