Dopo la visita pastorale compiuta da Papa Francesco nella loro diocesi lo scorso 5 luglio, i fedeli di Isernia-Venafro hanno organizzato per la giornata di oggi un grande pellegrinaggio a Roma: stamattina, alle 11, l’udienza dal Papa che li ha ricevuti nell’Aula Paolo VI e li ha incoraggiati a guardare senza paura e con speranza al futuro. Circa 7 mila le persone presenti. Il servizio di Adriana Masotti:
Il saluto di Papa Francesco
“Buongiorno a tutti! Ma dal momento in cui io sono
entrato ho visto la vostra gioia, ma siete gioiosi voi! Siete gioiosi! Adesso capisco
un po’ perché Papa Celestino non si trovava bene a Roma, è tornato da voi … Per la
vostra gioia!”.
Mobilitazione generale contro la disoccupazione
Papa Francesco sottolinea il clima festoso dell’incontro,
che però, dice, “non può far dimenticare i numerosi e gravi problemi che ancora affliggono
la vostra terra”, come il cronico problema della disoccupazione, specie giovanile,
e la mancanza di servizi adeguati alle necessità di anziani, ammalati e disabili,
e delle famiglie.
“Di fronte a questo scenario preoccupante, afferma il Papa, si rende necessaria una mobilitazione generale, che unisca gli sforzi della popolazione, delle Istituzioni, dei privati e delle diverse realtà civili. Non si possono rimandare passi concreti per favorire l’aprirsi di nuovi posti di lavoro dando così, soprattutto ai giovani, la possibilità di realizzare sé stessi mediante un’onesta attività lavorativa. Ma si deve cercare di trovare cose per i giovani, posti di lavoro, piccole cose, perché, voi sapete, il lavoro ti dà la dignità”.
Riconciliarsi con Dio e con il prossimo
Facendo riferimento poi all’Anno giubilare Celestiniano
che la diocesi sta vivendo, Francesco sottolinea che esso offre alle comunità l’opportunità
di ritornare a Cristo e al Vangelo di riconciliarsi con Dio e con il prossimo:
“E’ bello riconciliarsi, avere l’anima in pace: la famiglia in pace, il quartiere in pace... “.
Portare l’amore di Dio a emarginati e sofferenti
Rinasce così, continua il Papa, “il desiderio di portare
il suo amore a tutti, soprattutto alle persone sole, emarginate, umiliate dalla sofferenza,
dall’ingiustizia sociale; a tanti che, stanchi di parole umane, sentono una profonda
nostalgia di Dio”.
Ardore carità prevalga su religiosità superficiale
Il giubileo diocesano diventa preparazione anche all’Anno
Santo straordinario della Misericordia e il Papa esprime il suo auspicio che questi
tempi forti suscitino un vigoroso slancio missionario specialmente nelle parrocchie:
“Ogni comunità parrocchiale è chiamata ad essere luogo privilegiato dell’ascolto e dell’annuncio del Vangelo; casa di preghiera raccolta intorno all’Eucaristia; vera scuola della comunione, dove l’ardore della carità prevalga sulla tentazione di una religiosità superficiale e arida”.
I problemi si superano con la solidarietà
Di fronte alle difficoltà del presente, il Papa richiama
il valore della speranza cristiana fondata nel Risorto e accompagnata dalla carità
verso i più bisognosi. “I problemi si superano con la solidarietà”, ricorda Papa Francesco
incoraggiando tutti ad essere testimoni di solidarietà lì dove ciascuno vive. “Guardate
senza paura e con speranza al futuro vostro e della vostra terra”, l’invito conclusivo.
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