2015-04-29 20:01:00

Italicum. Prima fiducia alla Camera. 38 Pd non votano


Con 352 sì e 207 no il Governo ha incassato questo pomeriggio in aula alla Camera la prima fiducia sull'Italicum, la riforma della legge elettorale che sta provocando fortissime polemiche politiche. Sul piede di guerra restano l'opposizione e la minoranza Pd. Domani gli altri due voti di fiducia. Servizio di Giampiero Guadagni:

Il Governo tira il primo sospiro di sollievo. Ma il premier Renzi è consapevole e lo scrive in un tweet che la strada è ancora lunga. Non tanto quella dell'Italicum che domani potrebbe avere con le altre due fiducie il via libera definitivo di Montecitorio. Il rischio riguarda piuttosto il prosieguo della legislatura. Pesa infatti la rottura che si è consumata all'interno del Pd. 38 deputati della minoranza non hanno infatti votato: tra questi Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi, Cuperlo e Civati. Altri 50 deputati dem hanno firmato un documento favorevole alla fiducia pur considerandola un errore del premier. La ferita è dunque aperta e difficilmente sanabile, anche se quasi tutti escludono l'ipotesi di scissione.  Renzi replica: nessuna prepotenza, stiamo facendo solo il ostro dovere. Anche le opposizioni sono sul piede i guerra. Il Movimento 5 Stelle sollecita l'intervento del Capo dello Stato. I deputati di Sel hanno partecipato al voto con il lutto al braccio Forza Italia parla di legge cattiva e pericolosa. Nel merito, minoranza Pd e 5 Stelle  criticano la scelta dei capilista bloccati che, è l'accusa,  comportano un Parlamento di nominati. Forza Italia dice invece no soprattutto al premio di maggioranza del 40% alla lista, chiedendo venga invece assegnato alla coalizione.

 








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