Ue e Bce: tempo sta finendo per la Grecia, serve accordo globale

Alta tensione tra le istituzioni europee e il governo greco. Ieri, il governatore della Banca Centrale, Mario Draghi, ha affermato che “il tempo sta finendo” per Atene, mentre l’Eurogruppo riunito a Riga ha duramente contestato il ministro delle finanze greco, Varoufakis, chiedendo di rimuovere gli ostacoli ad un piano di riforme che eviti il default della Grecia. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Bce ad Atene: tempo sta finendo
“Il tempo sta finendo”. Mette da parte il linguaggio diplomatico, Mario Draghi, per avvertire il governo greco che la Banca Centrale Europea non è più disposta a un nuovo esborso di aiuti, senza un accordo globale con Atene sulla lista delle riforme economiche. Il governatore della Bce, al temine di una conferenza stampa particolarmente tesa, afferma che la liquidità d’emergenza che l’Eurotower sta garantendo alla Grecia potrebbe essere rivista qualora le banche non fossero solvibili e il governo Tsipras ritardasse i suoi prossimi pagamenti al Fondo Monetario Internazionale.

Tensione all’Eurogruppo di Riga
Alta tensione anche all’Eurogruppo tenutosi a Riga, dove i ministri dell’economia dei Paesi dell’Ue hanno duramente criticato il collega greco Varoufakis. “Un dilettante perditempo”, così secondo alcune fonti d’agenzia, sarebbe stato definito il ministro delle finanze di Atene da alcuni omologhi europei al termine dell’incontro. E che il confronto sia stato aspro lo confermano le parole del presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem, secondo il quale il governo di Atene non ha messo in atto quanto concordato due mesi fa e quindi si è ancora lontani da una soluzione.

Prossimo Eurogruppo l’11 maggio
Dal canto suo, il governo greco ribadisce che non vuole tagliare le pensioni, né rinunciare alla moratoria sulla confisca della prima casa. Prossimo appuntamento: l’Eurogruppo dell’11 maggio dove sembra ormai certo che Atene dovrà presentarsi con qualche concessione per non veder sfumare gli aiuti di cui ha estremo bisogno.