2015-04-25 12:58:00

Giornata mondiale malaria: 600 mila le vittime nel 2013


Si registrano miglioramenti incoraggianti nella cura e nella prevenzione della malaria, ma ogni settimana in Africa oltre 8 mila bambini sono ancora vittime di questa malattia. In occasione dell’odierna Giornata mondiale della lotta alla malaria 2015, il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, sollecita la comunità internazionale ad impegnarsi di più per sconfiggere del tutto la malattia. Il servizio di Adriana Masotti:

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il tasso mondiale di mortalità per malaria si è quasi dimezzato dall’inizio del secolo. Parte da questo dato confortante il messaggio di Ban Ki-moon. Tra le ragioni di questo miglioramento c’è  “l’accresciuta disponibilità delle reti da letto trattate con insetticida. Nel 2013 – l’ultimo anno per il quale esistono statistiche – quasi la metà della popolazione a rischio di malaria nell’Africa subsahariana ha avuto accesso a queste reti”. Altro motivo è un accesso molto più ampio a diagnosi accurate e a trattamenti efficaci. “Nel 2013, il numero dei test per la diagnosi rapida effettuati a livello globale è salito a 319 milioni, rispetto ai 46 milioni del 2008”. Questi risultati sono, per il segretario generale dell’ONU, “ la chiara dimostrazione che possiamo vincere la lotta globale contro la malaria. (…) Ma, scrive, c’è ancora bisogno “di investire per fornire questi strumenti a molte più persone se vogliamo ulteriormente ridurre il numero di coloro che contraggono la malaria ed il numero di morti ogni anno”. “Ciò significa investire di più nella ricerca di approcci testati per la prevenzione ed il trattamento della malaria, rafforzare i sistemi sanitari nei paesi più poveri ed intensificare gli sforzi per sviluppare nuovi strumenti ed approcci”. In occasione di questa Giornata Mondiale contro la Malaria, Ban ki-moon invita dunque la comunità internazionale a non accontentarsi e a fare di più per sconfiggere la malattia. “Abbiamo, conclude, una reale opportunità. Non sprechiamola”.

Dello stesso avviso Amref, ong fortemente impegnata in Africa: i buoni risultati ottenuti negli ultimi anni, non bastano, afferma, se ancora oggi fa quasi 600 mila vittime nel mondo, soprattutto fra i bambini al di sotto dei 5 anni e le donne. La triste realtà è che la maggior parte di queste morti sarebbero evitabili. Il trattamento preventivo contro la malaria in gravidanza è un intervento altamente efficace, che permetterebbe di salvare molte vite sia di madri che di bambini. Eppure la sua copertura è bassa: circa 15 delle 35 milioni di donne incinte in Africa sub-sahariana non ha ricevuto una singola dose di trattamento preventivo nel 2013.

Guglielmo Micucci, Direttore della sezione italiana di Amref dichiara:
“Non è possibile immaginare un mondo sano finché in Africa, e ovunque nel mondo, resteranno ancora enormi sacche di povertà e di malattia. Solo facendo diventare anche in Africa malattie come la malaria un ricordo di un lontano passato -così come è oggi per noi in Europa- possiamo creare le condizioni per dare alle popolazioni più emarginate dalla povertà, possibilità di crescita e di stabilità”. Per questo Amref ha lanciato sul suo sito la Campagna nazionale a cui chiunque può aderire: "Sano è salvo", perché la salute è la strada per lo sviluppo globale.








All the contents on this site are copyrighted ©.