2015-04-24 13:33:00

Libro su "Don Bosco oggi": dialogo tra cultura, ragione e fede


Presentato, questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Istituto Patristico Augustinianum il volume “Don Bosco oggi. Intervista a don Artime, decimo successore di Don Bosco”, curato dal giornalista Ángel Expósito. A duecento anni dalla nascita di Don Bosco, quest'opera si presenta rievocativa della vita del Santo e della Torino del suo tempo, mettendo anche a fuoco la crescita ed i propositi del movimento. Ce ne parla don Ángel Fernández Artime, rettore maggiore dei salesiani, al microfono di Claudia Minici:

R. – Posso dire che questo volume di Don Bosco oggi sia un po’ un lavoro che abbiamo voluto fare, prima di tutto, come segno di riconoscenza a Don Bosco, e, con questo giornalista spagnolo molto conosciuto, crediamo che sia un volume non per specialisti. La sua narrazione, infatti, è semplice per poter arrivare a quelli che sono più lontani dal mondo religioso e dal mondo salesiano. Questa sarebbe un po’ la definizione del volume.

D. – Si dà rilievo ovviamente anche alla sua figura, come decimo successore di Don Bosco. Vi è quindi un filo conduttore tra passato e presente?

R. – Ho detto all’inizio, anche alla casa editrice, che la mia vita non è speciale. Credo che lo sia la figura di Don Bosco e qui si parla di Don Bosco in 12 appuntamenti. Poi c’è il dialogo con il giornalista per parlare un po’ di tutto, di attualità, con lo sguardo allo stesso tempo di noi educatori, educatrici della famiglia salesiana. In questo senso sì, credo che troviamo un collegamento tra noi e don Bosco, perché la domanda è sempre: “Cosa farebbe Don Bosco oggi?” E siamo sicuri, in tante situazioni, cosa fare. Per esempio, nella comunicazione sociale siamo sicuri che Don Bosco sarebbe al primo posto, per la sua grande sensibilità.

D. – Ha un valore speciale questo volume, perché esce nel bicentenario della sua nascita. Quest’opera cosa vuole lasciare in eredità?

R. – Certo che l’opportunità del bicentenario vuole essere soprattutto una opportunità per avvicinare coloro che non sono così assidui ai luoghi della Chiesa e della famiglia salesiana a Don Bosco. Non è un libro di profondità, non è un libro di storia critica, no. E’ solo un modo per avvicinare il mondo di oggi a Don Bosco e alla realtà salesiana, in un dialogo di cultura, ragione e fede.   

D. – Sarà pubblicato in varie lingue, quindi in qualche modo il carattere un po’ internazionale della realtà salesiana verrà fuori…

R. – Sì, io credo che comunicare con la Spagna, con l’Italia, con la cultura tedesca, croata, statunitense, sia l’attualità. Soprattutto, quindi, dire: parliamo di tante cose che in questo momento sono importanti, specialmente per i ragazzi, per i giovani, per l’educazione. Questa è la sua forza, credo.  








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