Il processo di pace in Ucraina, la situazione dei cristiani perseguitati nel mondo e il ruolo di "peacemaking" che le Chiese possono svolgere nelle situazioni di conflitto. Questi gli argomenti al centro dell’incontro che mercoledì scorso il segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc), il pastore Olav Fykse Tveit ha avuto con il Patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie Kirill. Tveit ha espresso solidarietà alla Chiesa ortodossa russa per “il doloroso conflitto in Ucraina”. Il patriarca - si legge in un comunicato del Wcc diffuso oggi e ripreso dall'agenzia Sir - ha condiviso la valutazione della situazione e la sofferenza della gente.
Colloqui su Ucraina e cristiani in Siria, Iraq e Libia
Dopo l’incontro con Kirill, Tveit ha detto: "La Chiesa ortodossa russa è un partner
importante ed è membro del Consiglio Mondiale delle Chiese. Quindi ho chiesto un incontro
con il Patriarca Kirill di Mosca per discutere di come possiamo contribuire alla pace
in Europa e dare seguito alla recente visita che i leader ecumenici hanno fatto recentemente
in Ucraina. Come cristiani dobbiamo fare di tutto per portare la pace in Ucraina".
Il discorso si è poi ampliato sulla situazione dei cristiani in Siria, Iraq e Libia.
Persecuzione anti-cristiana non trova risposta a livello internazionale
Kirill ha espresso soddisfazione per la firma che il mese scorso a Ginevra, davanti
al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, 65 Paesi hanno messo sulla dichiarazione
a sostegno dei diritti umani dei cristiani e di altre comunità, in particolare in
Medio Oriente. Kirill ha commentato: “Questo è il passo giusto, ma la tragedia è così
forte, così dolorosa”. Il patriarca ha quindi richiamato l‘attenzione degli interlocutori
sulla discriminazione e la persecuzione contro i cristiani dopo il fallimento della
cosiddetta primavera araba. "Tutto questo crea un quadro deprimente: nel XXI secolo,
i cristiani soffrono come hanno sofferto durante l‘impero romano". Il leader della
Chiesa ortodossa russa ha espresso sconcerto perché questo argomento non riesce a
ottenere una risposta più forte a livello internazionale.
All‘incontro hanno partecipato il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il vice moderatore del Wcc, metropolita Gennadios di Sassima (patriarcato di Costantinopoli) e il rappresentante del patriarcato di Mosca presso il Consiglio Mondiale delle Chiese e delle organizzazioni internazionali a Ginevra, arciprete Mikhail Gundiaev. (R.P.)
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