Un appello a non cedere al panico e a mantenere la calma. A lanciarlo è mons. Stanislas Lalanne, vescovo di Pontoise (nella regione parigina) e membro del Consiglio permanente della Conferenza dei vescovi francesi, alla notizia di un imminente attentato sventato dai servizi segreti francesi contro due chiese nella regione parigina.
Protezione non solo a moschee e sinagoghe ma anche a chiese
Raggiunto telefonicamente dall'agenzia Sir, il vescovo dice di non avere informazioni
precise sulle due chiese prese di mira dal giovane attentatore ora incarcerato ma
- aggiunge - “sono parecchie settimane che i prefetti dei dipartimenti sono attenti
a proteggere non solo i luoghi di culto musulmani e dei nostri fratelli ebrei, ma
anche un certo numero di scuole cattoliche e un certo numero di chiese, soprattutto
quelle che si trovano in luoghi particolarmente sensibili. Dalla metà di gennaio questi
luoghi sono protetti dalla polizia o dalle forze dell’ordine. C’è dunque da parte
dello Stato e del governo una certa preoccupazione che certi luoghi cristiani possano
essere presi di mira per attentati”.
La paura è lo scopo ultimo dei terroristi
Membro del Consiglio permanente, il vescovo di Lalanne vuole lanciare un messaggio
a nome della Chiesa cattolica di Francia: “Dobbiamo continuare a vivere normalmente
e, al tempo stesso, avere prudenza e fare attenzione ma ciò non significa entrare
in un vortice di paura generalizzata. La paura è una cattiva consigliera ed è anche
lo scopo ultimo dei terroristi. È chiaro che non dobbiamo cedere al panico. I cristiani
sono sotto minaccia ma come lo sono anche i nostri fratelli musulmani ed ebrei”.
Inaccettabile il terrorismo di matrice islamica
Il vescovo esprime anche piena fiducia nell’operato dello Stato: “Lo Stato ha preso
misure contro questa minaccia ed ha attivato una serie di precauzioni per proteggere
i principali luoghi di culto in tutto il Paese, moschee, sinagoghe e chiese. Credo
che lo Stato stia facendo il suo lavoro e il mio appello è di mantenere la calma,
la serenità e la pace”. Poi una parola sul terrorismo di matrice islamica che il vescovo
definisce “inaccettabile”: “Estremisti che si raccomandano alla fede in Dio ma come
può Dio essere all’origine di atti di violenza e causa di morte?”. (R.P.)
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