2015-04-23 16:39:00

L'Aquila, dopo terremoto: la ricostruzione c'è ma è lenta


Parrocchie, unici punti di aggregazione

"Gli unici punti di aggregazione che sono rimasti sono le parrocchie, quelle poche che sono ancora in piedi!". Nel giorno in cui L'Aquila rivive, anche se attraverso una simulazione, le ore di terrore di sei anni fa, sono i giovani aquilani a testimoniare le difficoltà dei cittadini e residenti in un capoluogo che è tutt'ora un cantiere a cielo aperto.

Sapere come agire può salvare la vita

La Protezione Civile, con il Comune dell'Aquila e la Regione Abruzzo, ha organizzato un'esercitazione con simulazione di sisma di magnitudo 4.0 sulla Scala Richter, con la conseguente evacuazione del centro storico. Un evento con tanto di ricerca delle persone, estrazione dalle macerie, censimento e raccolta nella centralissima piazza Duomo. A.S.TER.I.C.S. ovvero “l’attività di simulazione terremoto in centro storico” ha testato efficacemente la risposta di uomini e mezzi in caso di terremoto, ma ha voluto essere anche una via d’informazione per la popolazione, nella consapevolezza che sapere come agire, in caso di evento catastrofico, salva la vita.

Dieci anni per ricostruirla

A poche settimane dall'anniversario del sisma che nel 2009 causò 309 vittime, 1.500 feriti, oltre 10 miliardi di euro di danni e più di 60 mila sfollati, inevitabile riflettere sullo stato della ricostruzione. "C’è ma è lenta", ripete il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, confermando che il 90% dei quartieri nuovi sono stati ristrutturati. Situazione diversa nel cuore del centro storico dove la percentuale scende al 3%. "Adesso i soldi ci sono - spiega il primo cittadino - solo per quest’anno abbiamo un miliardo e 200 milioni che è una cifra immensa! Alla fine del 2017 noi avremo restituito un pezzo importante alla città. Nel 2019 vorremmo aver finito quasi tutto e dire al mondo: l’Italia ha ricostruito L’Aquila in 10 anni. Bisogna crederci!”.

La prima Accademia di Protezione civile

Tra i segni di rinascita concreti la fondazione, proprio in un palazzo a ridosso di Piazza Duomo, della prima Accademia in Europa di Protezione civile, dipartimento dell'UNINT, l’Università degli studi internazionali di Roma. "Abbiamo voluto aprirla in centro - spiega Pasquale De Santis, consigliere dell'Accademia - proprio per riportare la vita nel centro storico. Vuole essere una provocazione, perché una città rinasce solo se istituzioni, servizi e negozi, riaprono nel suo cuore".

(a cura di Massimiliano Menichetti, inviato a L'Aquila e Fabio Colagrande)








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