2015-04-22 13:12:00

Malawiani in fuga dalle violenze xenofobe in Sudafrica


“Ci inseguivano come cani” hanno detto le prime avanguardie dei 3.200 malawaiani che il governo sta rimpatriando dal Sudafrica, dove sono in corso violenti scontri xenofobi. Lo riferisce all’agenzia Fides dal Malawi padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortano, che parla di “pullman carichi di gente scalza, scappata senza poter prendere nulla”. “Ancora una volta, all’estremità sud dell’Africa, riappare l’incubo della caccia allo straniero come era successo nel 2008” commenta il missionario. “Il grande Sudafrica, la prima economia del continente, il Paese capace di organizzare i Campionati del mondo di calcio, lascia emergere un odio appena sopito sotto i colori della rainbow nation, che ancora fatica a costruire una nazione da tanti gruppi diversi”.

Gli attacchi distruggono quella fratellanza che il colore della pelle da sempre sostiene
“Le immagini di gruppi di giovani sudafricani che accoltellano africani dello Zimbabwe, del Mozambico e del Malawi sono finite sulle prime pagine dei giornali e alla televisione, distruggendo quella fratellanza che il colore della pelle aveva da sempre sostenuto” prosegue il missionario. Padre Gamba sottolinea che “il numero limitato dei morti è certo merito di una presa di posizione immediata delle organizzazioni di protezione dei diritti umani e delle Chiese in particolare”.

Il monito del card. Napier
Il messaggio di protesta del card. Wilfrid Napier, arcivescovo di Durban, dove sono scoppiate le prime cariche xenofobe che poi si sono estese a tante altre città come Johannesburg e la capitale Pretoria, è stato un monito severo. "La xenofobia è contraria alla Costituzione del Sudafrica, all’umanesimo africano e alla fede cristiana, che vuole costruire ponti e non mura di difesa” ha ripetuto, citando Papa Francesco. Si è ripetuto spesso, in questi giorni, quello che è stato “il sogno di Mandela, di una società democratica e libera, dove tutte le persone possano vivere assieme in armonia e con pari opportunità”.

La Chiesa del Malawi invita ad evitare ritorsioni sui cittadini sudafricani
​ In Malawi, la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale in un comunicato ha invitato ad evitare ritorsioni sui cittadini sudafricani che in Malawi possiedono diverse case di villeggiatura lungo il lago ed i più grandi supermercati. Giustizia e Pace chiede inoltre che si vada oltre il rimpatrio dei connazionali e si giunga ad un dialogo costruttivo tra governi e che le dimostrazioni di protesta siano pacifiche. (L.M.)








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