2015-04-20 14:15:00

Nuova proposta pro-gender al Consiglio d'Europa


Sarà dibattuta mercoledì pomeriggio, presso l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, la proposta di risoluzione della relatrice socialista maltese, Deborah Schembri, sul tema “Discriminazioni contro le persone transgender in Europa”. Il servizio di Paolo Ondarza:

Il testo sollecita gli stati membri a provvedere al riconoscimento giuridico del gender. In particolare, preoccupa il passaggio della proposta che chiede di favorire il principio del diritto all’identità di genere sulla base della sola autodeterminazione: ovvero, si sollecitano gli stati membri a “elaborare procedure rapide, trasparenti e accessibili” affinchè le persone transgender, a prescindere dal dato biologico, possano modificare il nome e il sesso registrato nei documenti di identità (certificato di nascita, carte d’identità, passaporti, certificati educativi e altri documenti simili). In questo modo, si cerca di avvalorare tramite leggi l’idea che il genere sia indipendente dal sesso. Altro aspetto controverso è quello va nella direzione di uno snaturamento del concetto di matrimonio: la risoluzione infatti esorta gli Stati Membri a rimuovere ogni limitazione al diritto delle persone transgender di rimanere nel matrimonio, contratto precedentemente al cambiamento di sesso, assicurando così agli sposi e ai bambini di “non subire una perdita di diritti”. 








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