2015-04-19 09:31:00

A Washington, marcia pro-matrimonio tra uomo e donna


Si terrà il 25 aprile, a Washington, la terza edizione della “Marcia per il matrimonio”, organizzata dalla National Organization for Marriage (Nom), associazione no-profit nata nel 2007 con l’intento di promuovere e tutelare il matrimonio tra uomo e donna, come cellula fondamentale della società. La Marcia ha ricevuto il sostegno della Conferenza episcopale statunitense: in una nota congiunta, siglata da mons. Richard Malone e mons. Salvatore Cordileone, presidenti, rispettivamente, delle Commissione episcopali per la Famiglia e la Tutela del matrimonio, si sottolinea l’importanza dell’iniziativa che “avrà luogo tre giorni prima del dibattito, presso la Corte Suprema, sulla costituzionalità che gli Stati preservino la definizione legale del matrimonio come unione tra un uomo ed una donna”.

Il 28 aprile, atteso verdetto della Corte Suprema su unioni omosessuali
In pratica, il prossimo 28 aprile la Corte Suprema americana dovrà decidere se il 14.mo emendamento della Costituzione – quello che protegge la parità di ciascun individuo davanti alla legge – preveda anche che ogni Stato debba fornire una licenza matrimoniale alle coppie omosessuali che la richiedano, e se lo stesso emendamento imponga ad uno Stato di riconoscere un’unione gay la cui licenza sia stata concessa altrove. Di qui, l’esortazione della Chiesa statunitense ai fedeli affinché partecipino numerosi alla Marcia, esprimendo così “il proprio sostegno al matrimonio tradizionale”.

Costruire cultura della famiglia, anche per tutelare i bambini
Non solo: il corteo sarà anche “un’importante testimonianza di un movimento dedicato alla costruzione di una cultura del matrimonio e della famiglia” e servirà a dimostrare “l’impegno della Chiesa nella difesa del benessere dei bambini”. In quest’ottica, i presuli statunitensi mettono a disposizione, sul loro sito web, al link www.usccb.org/pray, un ampio materiale per pregare in favore della vita, del matrimonio e della libertà religiosa.

Card. O’Malley: contribuire al bene della società
Anche il card. Seán O'Malley, presidente della Commissione episcopale per le Attività in favore della vita, sostiene l’iniziativa: “È una grande benedizione – scrive in un messaggio – esseri uniti in preghiera con migliaia di cattolici di tutto il Paese. L’invito a pregare, infatti, è un richiamo, per tutti noi, a crescere nella fede e nell’amore, in difesa della vita, del matrimonio e della libertà religiosa”, perché “ognuno di noi può fare la differenza per il bene della Chiesa e della società”. (I.P.)








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