2015-04-16 19:59:00

1340 esuberi Whirlpool-Indesit, la rabbia dei lavoratori


L’americana Whirpool annuncia oltre 1300 esuberi e la chiusura della sede Indesit di Caserta. I sindacati prevedono forti reazioni, il governo chiede altre soluzioni che non siano i licenziamenti. Francesca Sabatinelli

1340 esuberi e chiusura dello stabilimento Indesit di Caserta. Lo prevede il piano industriale del colosso americano Whirpool, che ha anche deciso per i lucchetti al centro ricerca e sviluppo di None, a Torino e per il trasferimento di circa seicento lavoratori dallo stabilimento di Albacina (Ancona) nella vicina fabbrica di Melano. Forte lo choc dei lavoratori campani per la chiusura, a soli due anni da quella dell’insediamento gemello di Teverola, duecento lì gli esuberi. Immediato il blocco della produzione e lo sciopero. Opposizione è stata espressa dal governo italiano, che invita l’azienda a cercare altre soluzioni che non siano i licenziamenti, mentre gli operai della Indesit di Albacina hanno per alcune ore bloccato una provinciale, con loro anche il vescovo di Fabriano, mons. Vecerrica, andato al presidio per portare la sua solidarietà – ha spiegato – e per mettersi a disposizione.  Costruiremo la reazione più tenace, è stata la risposta dei sindacati. Per la Uilm Campania la cosa  più grave è che si chiude in un territorio già devastato come Caserta. La Whirpool ha invitato per un incontro il 20 aprile rappresentanti dei lavoratori le associazioni sindacali e parla di 500 milioni di euro di nuovi investimenti. 








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